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La top 5 delle squadre che dominano in Europa per possesso palla

Sulle tracce di un calcio più ragionato, della voglia di giocare il pallone e non buttarlo via, ecco le migliori squadre per possesso palla del ‘Vecchio Continente’.
A cura di Salvatore Parente
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Nelle ultime ore l’allenatore del Napoli Sarri, paragonando il club all'Olanda degli anni '70, ha parlato di come la sua squadra possa esser ricordata in futuro per il bel calcio offerto e la rivoluzione estetica messa in evidenza negli ultimi anni anche al netto di trofei che potrebbero pure non arrivare nella bacheca campana. Al di là della forza ma anche delle varie teorie che possono nascere da questa frase però, c’è da dire che il tecnico toscano sta proseguendo sul tracciato tecnico solcato da Guardiola e dal suo primo Barcellona in grado, un po’ come Sacchi, di segnare un’epoca e collocare il football in una sorta di linea temporale: prima dell’avvento del ‘tiki-taka’ e dopo il suo intensivo utilizzo nel calcio, a 360 gradi, a ogni latitudine.

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Insomma, oggi, il pallone si gioca e si fonda su un concetto ben preciso, prevalente rispetto a tutti gli altri: il possesso palla. E così, al netto di una filosofia che sta facendo sempre più proseliti e che vede i predetti allenatori nel ruolo-guida di maestri di ‘vita’, calcistica s’intende, ecco le compagini che coniugano al meglio il verbo palleggiare nei top 5 campionati del ‘Vecchio Continente’.

Manchester City in vetta, i Citizens sono imprendibili

In prima posizione per possesso palla in Europa, e per quanto detto sopra non poteva essere altrimenti, ecco spuntare il Manchester City del vate Guardiola. Uno che, anche nell’arido contesto della Premier, dove la forza fisica, la velocità ed i continui cambi di fronte da una parte all’altra del campo l’hanno sempre fatta da padrone, ha cercato di professare il suo calcio fatto di fraseggio, dominio e ‘tiki-taka’.

il possesso palla in Premier League (Transfermarkt.it)
il possesso palla in Premier League (Transfermarkt.it)

Uno che, anche al termine di un anno, il suo primo in Inghilterra, privo di grandi soddisfazioni, non ha mollato la presa e, aiutato da un mercato sontuoso, ha messo in piedi una bella, elegante e appariscente creatura. Una creatura fantastica che sta ammazzando il campionato e che, salvo qualche raro scivolone, non ultimo quello in FA Cup col Wigan, sta impressionando tutti. E lo sta facendo con il suo marchio di fabbrica, quello del guardiolismo e del possesso palla. Un possesso preciso, con l’88,7% di tocchi andati a buon fine, e imbarazzante, a tratti disarmante, con i celesti di Manchester meglio di tutti nel ‘Vecchio Continente’ con un roboante 71,2% di supremazia territoriale al di là della Manica ed uno score davvero straordinario, il più entusiasmante e coinvolgente del pianeta.

il possesso palla in Liga (Transfermarkt.it)
il possesso palla in Liga (Transfermarkt.it)

Barcellona, lì dove tutto è nato

La rivoluzione che viene attribuita al tecnico spagnolo Guardiola ha però un preciso luogo di nascita, ovvero: Barcellona. Qui, a partire dalla Masia, dalla ‘cantera’ blaugrana, si insegna un preciso tipo di calcio: quello che prescinde dalle doti fisiche e premia le qualità tecniche dei più giovani. Quello che mette in primo piano il fraseggio ed il possesso della sfera perché il calcolo, logico e pure lapalissiano, è semplicissimo: se il pallone è nelle tue ‘mani’ è più difficile subire gol. E la voglia di avere il pallino del gioco dalla propria parte è uno dei caratteri che rende il Barça ‘mes que un club’ e che nobilita una compagine non solo ricca, aristocratica, piena di titoli ma anche in grado di modificare il calcio e dettare una nuova linea a tutti: la linea del possesso palla. Una linea professata in campo dal prode Messi e proseguita anche dopo l’addio di Pep con l’attuale erede Valverde a restituire un Barcellona primo della classe, accreditato per la vittoria finale della Champions League ma anche bravo a dominare il gioco e totalizzare un 64,6% globale in Liga.

il possesso palla in Ligue 1 (Transfermarkt.it)
il possesso palla in Ligue 1 (Transfermarkt.it)

Ligue 1, il PSG domina anche nel possesso palla

In Francia, invece, Guardiola non ha mai allenato, eppure, l’eco della sua rivoluzione s’è fatta sentire anche nella terra della più celebre rivoluzione della storia. E sempre a Parigi, le idee giacobine dello spagnolo, hanno avuto una pratica attuazione specie grazie alle compagini di vertice ma anche, se non soprattutto, alla straordinaria forza del Paris Saint Germain. Un club qualitativamente così superiore agli altri da poter mettere in pratica in Ligue 1, in barba alla predetta rivoluzione e agli ideali egualitari, una sorta di tirannia transalpina. I parigini, infatti, hanno vinto tanto negli ultimi anni seguendo le orme del fraseggio e del bel gioco e, anche in questa stagione, pur ad un passo dalla clamorosa eliminazione in Champions League per mano del Real Madrid, si sono affidati alla stessa ricetta con un pizzico di Mbappé ed un ingrediente prezioso come Neymar. Elementi di indiscusso valore che hanno aumentato l'onda d'urto complessiva del club di Emery, terzo per possesso palla in Europa e primo, col 64,4%, in Francia.

il possesso palla in Bundesliga (Transfermarkt.it)
il possesso palla in Bundesliga (Transfermarkt.it)

Bayern Monaco, un’altra tappa di Pep

Anche i bavaresi del Bayern Monaco non hanno saputo resistere e, alla fine, sono crollati dinanzi al fascino del ‘tiki-taka’. E sì perché lì, nel Paese della concretezza, nel Lander del pragmatismo pure nel football, dove i preziosismi erano ridotti all’osso e le cose pratiche poste in cima ai propri pensieri, il ritmo bailado ed il tambureggiante/esasperante possesso, ha fatto breccia. Merito di Heynckes, prima di Guardiola, ma poi del solito Pep che, pur non vincendo la Champions in Germania, ha dato anche qui una seria svolta al pallone di scena all’Allianz Arena. Niente più calcio essenziale ma arpeggi palla al piede; niente più palle lunghe e gol di testa per i vari Toni o Klose ma solo armonici leziosismi finalizzati al dominio delle operazioni e poi al gol. Insomma, Guardiola fa il Copernico anche col Bayern con i rossi di Neuer e compagni, malgrado l’addio dello spagnolo, che proseguono su quel modello e, apprestandosi a vincere l’ennesimo meisterschale della loro storia, non abbandonano il consueto fraseggio con Ancelotti prima e Heynckes poi a mettere insieme qualcosa come il 63,1% di possesso palla in Bundesliga.

il possesso palla in Serie A (Transfermarkt.it)
il possesso palla in Serie A (Transfermarkt.it)

Vedi Napoli e poi godi…

Ed infine, eccoci arrivare all’Italia al Bel Paese dove, nello specifico aspetto del possesso della sfera, il Napoli fa la voce grossa. E sì perché il Napoli, in comune con le squadre già citate, cerca di vincere le partite, ed i tifosi sperano il campionato, col bel gioco, tocchi raffinati, uno-due fitti e quei gol così belli da sembrare irreali, eterei, metafisici, più prosaicamente, da PlayStation. Ma il Napoli diverte e coniuga il credo sarriano, molto simile ma forse leggermente più verticale del più noto guardiolismo, al meglio tentando di apportare qualche lieve modifica al ‘tiki-taka’ e trionfare anche nell’estremo italico tatticismo, anche in un massimo campionato duro, arcigno, ostico, cervellotico come quello nostrano. Ma il sentiero è già segnato, gli azzurri vivono e muoiono sulla loro bellezza e su un football che si riconosce in quello dei migliori collettivi d’Europa e nelle migliori versioni delle formazioni poi, per tornare all’inizio, ricordate negli annali del calcio. Un pallone celestiale nelle diavolerie tattiche della terra più fertile per gli allenatori e nel quale i campani totalizzano quasi il 60% di possesso palla.

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