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La Svezia spia, la Corea del Sud mischia numeri e ruoli per confondere gli avversari

Shin Tae-yong è il commissario tecnico della Corea del Sud che lunedì pomeriggio esordisce al Mondiale nella sfida contro la Svezia. In conferenza stampa ha rivelato un retroscena: gli scandinavi avrebbero infiltrato emissari nel ritiro degli asiatici per spiare gli allenamenti a porte chiuse. “Ho cambiato numeri di maglia e perfino i ruoli di alcuni giocatori anche nelle ultime amichevoli che abbiamo giocato contro Bosnia, Bolivia e Senegal… per gli europei è più difficile riconoscere noi asiatici”.
A cura di Maurizio De Santis
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La Svezia (ah… la Svezia che ci ha umiliati nei playoff di qualificazione) scende in campo lunedì pomeriggio contro la Corea del Sud. E' la seconda gara del Girone F dopo l'impresa del Messico accompagnata dalla colonna sonora di ‘cielito lindo' cantata a squarciagola dai tifosi del Tri per la gioia di aver battuto la Germania campione del mondo. Scandinavi e asiatici sono le formazioni meno accreditate del gruppo e il match in programma allo stadio di Niznij Novgorod è già una sorta di spareggio tra chi può ancora sperare e chi invece non vuole rassegnarsi al semplice ruolo di comparsa.

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E siccome in guerra come in amore tutto è lecito, il commissario tecnico della Svezia aveva spedito emissari in incognito a spiare gli allenamenti degli avversari. Scoperto il trucco, allo staff dei gialloblù null'altro è rimasto che scusarsi per l'audacia dei suoi osservatori che erano riusciti a intrufolarsi anche durante la seduta a porte chiuse nel ritiro in Russia dei coreani. E' stato allora che Shin Tae-yong, ct degli asiatici, stanco delle continue intromissioni (ogni amichevole pre-mondiale disputata aveva sempre ‘spettatori interessati' in tribuna) ha deciso di stare al gioco ma alla sua maniera… e ha adottato un escamotage tante semplice quanto ingegnoso per confondere le idee a quei ficcanaso degli svedesi: ha deciso di cambiare i numeri di maglia ai calciatori. A tutti tranne che a Son e al capitano Ki Sung, perché più noti al grande pubblico.

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Sì, è vero. Ho cambiato numeri di maglia e perfino i ruoli di alcuni giocatori nelle ultime amichevoli che abbiamo giocato contro Bosnia, Bolivia e Senegal – ha ammesso Shin Tae-yong in conferenza stampa -. L'ho fatto perché sapevo che allo stadio ci sarebbe stato sempre qualche emissario della Svezia per spiarci. E allora ho pensato di confonderlo ancor di più, visto che per gli europei è già difficile distinguere noi asiatici.

Il ct della Corea del Sud rivela anche un altro, originale retroscena di questa guerra delle spie che porta alla memoria i travestimenti di Oronzo Canà ne L'allenatore nel Pallone: secondo quanto rivelato, gli svedesi avrebbero affittato un appartamento a Leogang – nei pressi di Salisburgo – per spiare gli avversari in ritiro più da vicino. Dalla Russia con amore… ma quello era un altro copione.

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