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La storia di Kouamé: da Abidjan a Genova, con Maradona “addosso” e Napoli nel destino

Il ventunenne attaccante rossoblu, rivelazione della prima parte di campionato insieme al compagno Piatek, è destinato a vestire la maglia di un top club a partire dalla prossima stagione. In pole position ci sarebbe il Napoli dell’ex Pibe de Oro: da sempre uno degli idoli del giovane attaccante ivoriano.
A cura di Alberto Pucci
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Uno dei giocatori più seguiti in questo sessione di mercato invernale è senza dubbio Christian Kouamé. Il giovane attaccante del Genoa, che fa coppia con l'altro "crack" della prima parte di campionato (Piatek), è infatti un profilo che continua a far gola a molte società italiane (Napoli, Milan, Roma e Juventus in primis) e anche ad un paio di club della Premier League. Se oggi vale più di trenta milioni di euro, il merito è anche di Paolo Toccafondi.

Chi ha scoperto (e quando) Kouamé

Il presidente del Prato, che scoprì Kouamé nel 2013 durante un viaggio in Africa, riuscì infatti a portarlo in Italia all'età di 16 anni dopo un provino fatto insieme ad altri ragazzini ivoriani."Christian mi colpì subito – ha dichiarato il numero uno del club toscano al "Mattino" di Napoli – Stiamo parlando di un ragazzo eccezionale. In passato me lo rimandarono tutti indietro: prima il Sassuolo e poi l'Inter. Pochi mesi e via. Lo proposi anche alla Juve ma mi dissero che non era per loro. Ma io sapevo che quel ragazzo ne aveva di qualità".

Il giocatore insieme al mito Eto'o - @ Instagram Kouamé
Il giocatore insieme al mito Eto'o – @ Instagram Kouamé

Drogba, Eto'o e la maglia di Maradona

Cresciuto con il mito di Drogba (indossa la numero 11 in suo onore) e di Eto'o, Kouamé ha però cominciato a correre dietro ad un pallone, per le vie di Abidjan, con la maglia argentina numero 10 di Maradona (regalatagli dal padre a cinque anni) e con il sogno nel cassetto di toccare la stessa erba già calpestata dal mitico Diego. Un desiderio che potrebbe magicamente realizzarsi nella prossima stagione e che potrebbe regalargli un motivo in più per essere sempre sorridente: "Ogni santo giorno che mi sveglio sono contento – ha dichiarato l'ivoriano a "Sport Week" – C'è gente che va a letto e non si sveglia più: io mi addormento e riapro gli occhi, perciò sono felice. La vita l'ho presa così. Non ho motivi per essere triste".

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Il destino di Kouamé

Il destino pare dunque segnato e Napoli potrebbe abbracciarlo molto presto. Della trattativa tra il club campano ed Enrico Preziosi, Kouamé ne ha parlato anche in occasione delle sue recenti vacanze di fine anno a Prato: città alla quale è ovviamente ancora molto legato, dove ha una casa e dove conserva tuttora i suoi ricordi più belli e le amicizie più importanti. Prato che è anche la città che ha visto crescere l'attuale direttore sportivo partenopeo Cristiano Giuntoli. E se non è un segno del destino questo, poco ci manca.

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