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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

La Spagna fatica con il Marocco ma è prima: negli ottavi c’è la Russia di Golovin

Condizionata da molto nervosismo e da poco spettacolo, la sfida di Kaliningrad termina con un pareggio che vale comunque il primo posto per la squadra spagnola: costretta a rincorrere l’avversario due volte fino al novantesimo. Negli ottavi di finale la Spagna affronterà la Russia. Il Marocco chiude invece il suo Mondiale con un solo punto in classifica.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo gli unici due precedenti vittoriosi (datati entrambi 1961), la Spagna delude, pareggia contro il Marocco (grazie anche al Var) e chiude il suo girone in testa in virtù del pareggio del Portogallo di Cristiano Ronaldo con l'Iran. Il match della "Roja" farà però certamente discutere. Davanti ad un avversario già eliminato, la "Furie Rosse" hanno mostrato un gioco raramente convincente, una condizione fisica da rivedere e una difesa che ha ballato molte volte di fronte agli attaccanti marocchini. Problemi, dunque, per Fernando Hierro: ora atteso da un ottavo di finale tutt'altro che semplice contro la Russia della stella Golovin. Il Marocco saluta invece il Mondiale, dopo una prestazione gagliarda e una vittoria sfumata solo nel finale.

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Le difficoltà della Spagna

Qualche colpo di troppo, una rissa sedata a fatica dall'arbitro, il gol inaspettato di Boutaïb. Inizia così la partita decisiva della Spagna nel catino bollente di Kaliningrad. La clamorosa incomprensione tra Iniesta e Sergio Ramos (fatale in occasione del vantaggio marocchino), accende una sfida che il Marocco affronta sin da subito dispensando calcioni e affidandosi all'unico schema possibile: tutti davanti al portiere e palla lunga per l'eventuale contropiede.

Le mura del fortino marocchino crollano però subito. Trecento secondi dopo la rete di Boutaïb, ci pensa Isco a rimettere tutto in ordine con una botta sotto la traversa e dopo un numero di prestigio di Iniesta. I quattro cartellini gialli in poco più di mezz'ora, e il grande traffico davanti alla porta del Marocco, sono la testimonianza di quanto sia difficile per le "Furie Rosse": pericolose in attacco, ma non sempre perfette in difesa sulle ripartenze degli uomini del commissario tecnico Renard.

Il Var gela il Marocco

Hierro non cambia nulla per i secondi quarantacinque minuti. Nemmeno la pressione offensiva sulla difesa marocchina: comunque sempre aggressiva su ogni portatore di palla iberico. Il Marocco, però, non bada solo a difendersi e a combattere in ogni angolo del campo. Quando possono i "Leoni" offendono e mettono paura, come al 55esimo quando Amrabat centra in pieno l'incrocio dei pali di De Gea con un destro terrificante. La reazione porta la Spagna vicina al gol del sorpasso con Isco (colpo di testa deviato sulla linea) e Sergio Ramos.

Dalla panchina spagnola entrano Asensio e Iago Aspas, al posto di Thiago Alcantara e di uno spento Diego Costa. Il jolly lo pesca però il ct marocchino che, a pochi minuti dal cambio con Boutaïb, salta dalla sedia per la rete del 2 a 1 del neo entrato En-Nesyri: fenomenale nel prendere il tempo a Sergio Ramos e battere De Gea con una capocciata imprendibile. Nei nove minuti a disposizione, inevitabile assedio finale di Iniesta e soci e gol salva risultato di Aspas convalidato con l'ausilio del Var. Il pareggio finale e le notizie in arrivo dall'altro match (Portogallo-Iran) qualificano così la Spagna come prima del girone. All'orizzonte c'è la Russia, ma se la Spagna è questa Cherchesov e i suoi ragazzi hanno più di una possibilità di arrivare ai quarti.

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