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La rovesciata di Higuain: quel tatuaggio che non va via è una ferita ancora aperta

Otto mesi, tanti ne occorrono per cancellare il disegno che molti tifosi del Napoli scelsero per omaggiare il campione argentino. ‘Un giorno all’improvviso’ il Pipita ha indossato la maglia della Juventus e per i partenopei è diventato un ‘traditore’.
A cura di Maurizio De Santis
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E' più facile e rapido pagare novanta milioni per prendere un calciatore che cancellarne il tatuaggio. La Juve impiegò poco tempo per convincere il Pipita a lasciare la maglia azzurra per quella bianconera. Mise sul piatto la cifra necessaria a far scattare la clausola rescissoria, fece sì che l'attaccante svolgesse le visite mediche a Madrid (ironia della sorte, da dove era partito alla volta del Golfo di Napoli) a tarda sera e in gran segreto e poi ne annunciò l'acquisto. ‘Tradimento', gridarono i partenopei che nel sabato di fine ottobre si ritrovano l'ex di fronte nella sfida dello JStadium.

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Per molti tifosi il trasferimento dell'argentino tra le fila della rivale storica fu un oltraggio da tramandare a futura memoria. Un'onta da lavare con quella che gli antichi definivano la ‘damnatio memoriae', ovvero la cancellazione di ogni riferimento storico, di ogni traccia del nemico sconfitto. E così molti dei napoletani che avevano scelto la rovesciata di Higuain quale prodezza da immortalare con un tatuaggio decisero che quel simbolo andava cassato dalla pelle. ‘Un giorno all'improvviso' si ritrovarono orfani del campione che aveva risvegliato i sogni di grandezza di un tempo, quelli legati ancora a un altro sudamericano. Ma era tutta un'altra storia…

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‘Un giorno all'improvviso' quei napoletani che collezionano tatuaggi dedicati agli azzurri, capirono che era arrivato il momento di privarsi del disegno di cui andavano più orgogliosi: sull'avambraccio avevano la rovesciata del Pipita contro il Frosinone, quella del gol numero 36 che segnò il nuovo record di reti nel campionato italiano (come raccontato dal Corriere del Mezzogiorno). Alla fine della lunga estate calda di trattative Higuain finì alla Juve e il tifoso deluso, sedotto, abbandonato decise di eliminare quel disegno di cui era impossibile andare fieri. La Syneron Candela Italia, un’azienda di tatuaggi di Formello (Roma), si offrì di cancellare quel tatuaggio ormai scomodo e anacronistico. Da allora sono passati circa tre mesi ma ne occorreranno altri cinque perché dopo essere sparito dal cuore, Higuain scompaia anche dalla pelle.

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