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Juventus Napoli, numeri della sfida e segreti tattici che forse non conosci

La gara tra bianconeri e partenopei letta con i numeri raccolti in questa prima parte di stagione. Da un lato la squadra di Allegri, ampiezza tattica e attacchi centrali. Dall’altro quella di Sarri, fantasia e sovrapposizioni continue.
A cura di Salvatore Parente
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La partitissima dell’undicesimo turno di Serie A è, senza dubbio, quella che andrà in scena stasera allo Juventus Stadium fra Juventus e Napoli. Due compagini che, nello scorso campionato, si sono contese il titolo nazionale deciso, nel febbraio scorso, proprio a Torino quando i bianconeri superarono la squadra di Sarri 1-0 con gol di Zaza. Per vendicare l’onta della bruciante sconfitta, i partenopei si affideranno ai "titolarissimi" a disposizione: Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens e Insigne. La Juventus dal canto suo invece, dovrebbe rispondere con: Buffon; Barzagli, Bonucci, Benatia; Dani Alves, Khedira, Marchisio, Pjanic, Alex Sandro; Higuain e Mandzukic.

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Juve e Napoli, le regine del possesso palla in Italia

Due squadre che condividono gli stessi princìpi di gioco in termini di approccio alla partita e di impostazione. Juve e Napoli, infatti, sono simili sotto questi aspetti figurando fra le squadre che, nel nostro campionato, gestiscono di più la palla con una percentuale media, rispettivamente, del 57% e del 55% abbinata ad una buona dose di precisione (87% e 86%) e con un numero di passaggi complessivo in dieci giornate davvero impressionante: 5.167 per i bianconeri e 5.905 per gli azzurri.

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Un segnale questo che preannuncia grande spettacolo allo Juventus Stadium, spettacolo confermato anche da specifiche graduatorie statistiche nelle quali, i due collettivi, figurano nelle posizioni di vertice. Per classifica gol, tiri, assist, cross, parate effettuate e Km percorsi in Serie A, partenopei e campioni d'Italia sono appaiati a breve distanza gli uni dagli altri.

 

Qui Juve. Ampiezza e attacchi centrali: la ricetta di Allegri

Nonostante i moduli differiscano (3-5-2 contro 4-3-3), il modo di giocare dei due collettivi tende a svilupparsi su princìpi comuni. Uno di questi è, dati alla mano, l'ampiezza determinata dall'estrema capacità di occupare gli spazi sulle corsie laterali.

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La Heatmap dei movimenti degli esterni bianconeri contro la Samp

Questo espediente tattico però, trova il suo sbocco naturale al centro, dove convergono tutti i suggerimenti che partono dalle fasce, presidiate, in casa Juve, da talenti come Dani Alves e Lichtsteiner a destra e Alex Sandro (fedelissimo di Allegri, 860′ giocati in 10 partite per lui) e Cuadrado a sinistra. La finalizzazione della giocata arriva, infatti, per il 66% delle volte, tramite incursioni centrali con i tiri che, per lo più, vengono scoccati, dagli avanti bianconeri, nella 16 metri avversaria (65% sul totale dei tiri).

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Qui Napoli. Sarri si affida a fantasia e sovrapposizioni continue

Come vediamo, anche nel Napoli, l'importanza dei laterali diventa fondamentale per l'evoluzione del gioco azzurro. Da destra a sinistra da Hysaj a Ghoulam con l'ausilio degli esterni offensivi Insigne e Callejon, tutti sanno cosa fare e come trovare la giocata per premiare costanti sovrapposizioni e ripetuti tagli della punta centrale (Milik, Gabbiadini e, ora, Mertens).

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Le zone battute dai laterali, in difesa e in attacco, azzurri

Un sistema questo, che contribuisce a indirizzare le manovre offensive in una sorta di "imbuto"nel quale la mole di gioco prodotta si sviluppa nella parte centrale della metà campo avversaria (59% degli attacchi). Infine, a differenza della Juventus che penetra maggiormente nelle aree avversarie, il Napoli abbina alle conclusioni nella 16 metri "nemica" (51%) quelle all'esterno dell'area (49%), un aspetto che rende il Napoli ulteriormente pericoloso grazie alle capacità balistiche dei propri interpreti che, spesso, si cimentano in questo fondamentale con precise bordate da lontano.

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I precedenti a Torino, Juve in vantaggio

Nei 79 incontri giocati dalle due squadre a Torino, fra Serie A, B, Coppa Italia e Coppa Uefa, la Juventus ha vinto ben 51 sfide con i campani, mentre 21 sono stati i pareggi e solo 7 le vittorie del Napoli (l'ultima il 31 ottobre del 2009), con una media gol tutta a favore dei bianconeri capaci di realizzare ben 150 gol contro i soli 56 azzurri. Allo Stadium, in 5 confronti, sono arrivate per il Napoli altrettante sconfitte con una sola rete realizzata (quella di David Lopez in un 3-1 nella stagione 2014/15).

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