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La Roma ha fatto bene a esonerare Di Francesco? Tutti i perché della scelta

La Roma ha deciso di esonerare Eusebio Di Francesco. Perché il presidente James Pallotta ha deciso di licenziare l’allenatore quando mancano poche giornate alla fine del campionato? E questa scelta potrà rivelarsi positiva per una squadra che dopo il Porto si era schierata dalla parte del mister?
A cura di Marco Beltrami
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Tanto tuonò che piovve. Alla fine la Roma ha deciso di esonerare Eusebio Di Francesco, al termine di una giornata contraddistinta dalle valutazioni della dirigenza dopo il ko in Champions con il Porto, e dal tormentone legato ai possibili sostituti che sembra destinato a chiudersi con l'arrivo di Ranieri. Perché il presidente Pallotta ha deciso di licenziare l'allenatore quando mancano poche giornate alla fine del campionato? E questa scelta potrà rivelarsi positiva per una squadra che dopo il Porto si era schierata dalla parte del mister?

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Perché la Roma ha esonerato Eusebio Di Francesco

La Roma ha deciso di esonerare Eusebio Di Francesco dopo l'eliminazione in Champions per mano del Porto (secondo tonfo in pochi giorni dopo quello nel derby). Il tecnico ha ha guidato regolarmente l'allenamento, ma dopo la riunione a Trigoria con i dirigenti giallorossi Baldissoni, Fienga, Monchi e Totti è arrivata l'ufficialità sul suo esonero. Una scelta presa con la classica volontà di cercare di dare una scossa al gruppo (reduce dal tracollo nel derby e da un'annata altalenante) che dovrà lottare nelle ultime giornate di campionato per conquistare l'ultimo obiettivo stagionale rimasto, ovvero la qualificazione alla Champions League. Il successore di Di Francesco che dovrebbe essere Claudio Ranieri, già confermatosi disponibile a tornare sulla panchina della Roma (dopo il flop al Fulham), potrà così sfruttare le sfide alla portata contro Empoli e Spal per provare a restituire fiducia al gruppo, prima del big match contro il Napoli (i giallorossi nel finale di stagione dovranno vedersela anche con Fiorentina, Inter e Juventus)

Roma, le contraddizioni dell'esonero di Di Francesco

Nonostante la sfida contro il Porto sia stata designata alla vigilia come la proverbiale "ultima spiaggia" per il tecnico, la scelta dell'esonero presenta delle contraddizioni. I tifosi della Roma infatti sono divisi, perché le responsabilità del tecnico dopo il ko con i lusitani sono da dividere con i giocatori che ai microfoni della stampa (De Rossi in primis) hanno difeso a spada tratta il loro allenatore. Senza dimenticare anche gli episodi arbitrali, a cui ha fatto riferimento lo stesso presidente Pallotta arrabbiatissimo nel post gara che non ha fatto riferimento alle scelte dell'ormai ex mister. 

Di Francesco ha pagato per tutti

A pagare per tutti dunque è stato alla fine Di Francesco per una Roma che vuole provare a poche giornate dal termine della Serie A a centrare la qualificazione alla Champions. Una scelta quantomeno azzardata, ma che è stata presa con la certezza della disponibilità in tasca di Claudio Ranieri. L'esperto tecnico capitolino d'altronde conosce benissimo l'ambiente ed è uno dei più abili mister ad "aggiustare" situazioni complicate (cosa non riuscitagli però al Fulham). Basterà per garantire alla Roma quella tranquillità e continuità necessaria a centrare l'accesso all'Europa? Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda.

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