La Germania e quelle salsicce indigeste: la vendetta del Mineirazo si chiama Corea

E adesso cosa ne faranno di quei pacchi di salsicce lanciati sul mercato credendo di alimentare il business? Qualche giorno fa un'azienda tedesca, certa che la nazionale di Loew avrebbe superato le difficoltà iniziali, aveva lanciato sul mercato un prodotto molto particolare. Una confezione contenente 8 salsicce di cui 7 di colore chiaro e una di colore più scuro. Il motivo? Sfottere i brasiliani ricordando loro il Mineirazo, la sconfitta umiliante (7-1) subita quattro anni fa quando il Mondiale si giocava tra le mura amiche. Fu una mazzata tremenda per la Seleçao, umiliata e sconvolta da quanto accadde quel ‘maledetto' 8 luglio di quattro anni fa… come ricordato anche dall'etichetta contrassegnata dalla bandiera tedesca e da quella verde-oro.
A giudicare da come sono andate le cose, quelle salsicce saranno un po' indigeste e dal Brasile non sono mancati gli sfotto' per l'esclusione dei campioni del mondo da Russia 2018. Ironia che ha preso il sopravvento anche sul clamore (e sulle polemiche) per il colore delle salsicce, bianche quelle dei 7 gol tedeschi e marrone quella in riferimento all'unica rete segnata allora dai brasiliani. L'azienda tedesca ha negato ogni intento razzista spiegando che il colore è dovuto agli ingredienti: la salsiccia brasiliana è di manzo e la salsiccia tedesca di maiale e crauti affumicato.

La Germania eliminata dal Mondiale (a ciascuno la propria Corea…) è una disfatta: la nazionale campione del mondo che perde contro avversari di modesto livello, che guadagnano stipendi nettamente inferiori e che sul rettangolo verde danno l'anima per onorare l'incontro nonostante abbiano già il biglietto dell'aereo prenotato per tornare a casa. Insomma, gli asiatici nulla avevano più da chiedere alla Coppa se non 90 minuti di buon livello contro un colosso del calcio internazionale. E quel colosso si sgretolerà col passare dei minuti, fino a crollare in ginocchio senza riuscir più a rialzarsi.