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La Fiorentina attacca la Juve: “Proteste inaccettabili, perché a loro lo consentono?”

Il vice-presidente della Viola censura l’atteggiamento di alcuni calciatori bianconeri nei confronti dell’arbitro Guida in occasione della gara giocata al Franchi. “Tutta l’Italia ha visto quello che è successo . Noi della Fiorentina ci siamo chiesti: perché glielo permettono?”.
A cura di Maurizio De Santis
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Perché l'arbitro Guida non ha consultato il Var personalmente? Perché ha atteso che gli dessero il responso dalla control-room? Possibile che un silent check debba durare tanto tempo? Perché è stato annullato il rigore concesso alla Fiorentina per il fallo di mano di Chiellini? Perché ai calciatori della Juventus viene consentito di protestare come non accade ad altre squadre? La partita tra Viola e Juventus è finita due settimane fa ma le polemiche che hanno fatto da corredo accessorio all'incontro di Serie A non si sono ancora placate.

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Non è questione di rivalità sportiva ma di discrezionalità nella valutazione e nel metodo di giudizio adottato dai direttori gara quando in campo si confrontano coi giocatori bianconeri. A sollevare ulteriori perplessità è Gino Salica, il vice-presidente del club gigliato nell'intervista a Radio Bruno.

E' inaccettabile che soltanto ad alcune squadre sia consentito protestare così – ha ammesso il dirigente toscano -. Parliamo ogni giorno della mancanza di credibilità del calcio italiano, il fatto che non ci si sia qualificati ai Mondiali, che Lega e Figc siano commissariate da tempo e, se ci mettiamo anche questi episodi, la vedo veramente dura.

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L'episodio che più ha fatto discutere ruota intorno ad Alex Sandro e al tocco che l'arbitro Guida ha reputato non intenzionale nell'azione che ha portato all'assegnazione del penalty per la Viola. Benassi, in posizione irregolare, era stato messo in movimento proprio dalla deviazione dello juventino che, contrastato dall'avversario, si sbilancia e scivola toccando la palla: questo gesto viene considerato dal Var involontario e non come giocata. E' l'articolo 11 del regolamento a scagionare il difensore sudamericano: "Un calciatore in posizione di fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, il quale lo gioca intenzionalmente (ad eccezione di un salvataggio intenzionale di un qualsiasi avversario), non è considerato aver tratto vantaggio".

Tutta l'Italia ha visto quello che è successo – ha aggiunto Salica -. Noi della Fiorentina ci siamo chiesti: perché glielo permettono? In tutte le telefonate che abbiamo fatto in questi giorni tutti ci hanno seguito.

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