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Fiorentina-Juve, moviola: perché l’arbitro Guida non ha consultato il Var a bordo campo

Il Var ha annullato il rigore concesso alla Fiorentina dall’arbitro Guida per fallo di mani di Chiellini. Il tocco giudicato involontario di Alex Sandro e il fuorigioco di Benassi hanno influito sulla decisione degli arbitri in regia. Difficile stabilire l’intenzionalità del gesto del terzino ma il lungo silent check ha sollevato perplessità: perché il direttore di gara non ha consultato la moviola a bordo campo personalmente?
A cura di Maurizio De Santis
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Il Var fa ancora discutere. Questa volta i riflettori sono tutti puntati su quanto accaduto sabato sera, al 18° minuto, nel corso della gara tra Fiorentina e Juventus. Il match era sullo 0-0 con i padroni di casa in campo con personalità e per nulla intimoriti dalla forza dell'avversario. Simeone va in pressione su Alex Sandro, il difensore brasiliano si arrangia come può nel contrasto, a stento mantiene l'equilibrio ma tocca la palla e la devia abbastanza da consegnarla all'avversario. E' Benassi che, come mostrerà la moviola, sta rientrando dalla posizione di fuorigioco fino allora ininfluente: il calciatore raccoglie la sfera e crossa ma la palla tocca il braccio di Chiellini.

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Per l'arbitro Guida è calcio di rigore, il penalty però non verrà mai battuto perché il direttore di gara – che non va a sincerarsi di persona al monitor a bordo campo della dinamica dell'azione – tra silent check e attesa per il responso che gli arriverà dalla cabina di regia lascerà trascorrere oltre 3 minuti prima di fare un cenno a Veretout già piazzato sul dischetto per il tiro dagli undici metri. Decisione revocata, il gioco riprende con la punizione in favore dei bianconeri per l'off-side di Benassi.

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Perché è stato annullato il rigore, cosa dice il regolamento. A scagionare Alex Sandro, riconoscendo la posizione di fuorigioco del calciatore viola, è la valutazione fatta dagli arbitri addetti al Var sul tocco del difensore sudamericano: lo reputano involontario, fosse stato intenzionale allora la norma 11 sul fuorigioco lo avrebbe penalizzato.

Un calciatore in posizione di fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, il quale lo gioca intenzionalmente (ad eccezione di un salvataggio intenzionale di un qualsiasi avversario), non è considerato aver tratto vantaggio.

Il lungo silent check. Inutili le proteste dei Viola, in Rete s'è scatenata la polemica che ha fatto leva anzitutto su una perplessità: perché l'arbitro Guida non s'è recato al monitor? Perché lui stesso non si è sincerato di quanto accaduto? Perché ha atteso così tanto tempo il verdetto della control room e non ha richiesto il Var? Difficile stabilire la volontarietà del gesto del terzino della Juventus, altrettanto difficile è comprendere perché il direttore di gara non abbia visionato personalmente la dinamica dell'azione a bordo campo trascinando il silent check per così tanto tempo.

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