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Argentina-Croazia 0-3, il ‘madrileno’ Modric cancella (quasi) Messi dal Mondiale

Vittoria pesante della Croazia, che ha dominato la Seleccion, vinto con merito e conquistato gli ottavi di finale. Imbarazzante la prestazione dei sudamericani: ora con un solo punto in due partite e molto vicini alla rientro in patria. Le scelte di Sampaoli, la partita di Messi, la condizione fisica precaria e la totale confusione tattica, saranno certamente motivi di discussione non solo in Argentina.
A cura di Alberto Pucci
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Il gol dell'islandese Finnbogason era stato un campanello d'allarme. La sconfitta contro la Croazia, invece, la testimonianza dello stato psicofisico di un'Argentina brutta da non credere e ora pericolosamente vicina ad una clamorosa eliminazione. Di fronte ad una squadra tosta e piena di qualità, la Seleccion ha fatto l'ennesima partita poco convincente finendo per subire gli avversari: anche fortunati nel trovare la complicità di un Caballero imbarazzante.

Con un solo punto in due partite, ora è giusto parlare del dramma dell'Albiceleste, del flop mondiale di Leo Messi e della confusione tattica di Sampaoli: testardo nel tenere fuori dall'undici iniziale sia Higuain che Dybala. Se l'Argentina piange, la Croazia fa invece è festa e vola agli ottavi di finale. La squadra del "genio" Modric sarà certamente un'avversario ostico per tutte le big di questa Coppa del Mondo

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Il nervosismo dell'Argentina

Dopo il pareggio iniziale con l'Islanda, è una sfida da dentro o fuori per l'Argentina. Nervosa per le polemiche della vigilia e già con le spalle al muro, l'Albiceleste comincia soffrendo e con il brivido del tiro di Perisic deviato in angolo da Caballero. Possesso palla e manovra sono inizialmente in mano ai croati, con la Seleccion che si fa vedere con strappi centrali e sulle due corsie esterne e con Messi a caccia di palloni giocabili in mezzo alla ragnatela croata.

Nella prima parte di gara regna l'agonismo e soprattutto il nervosismo, con molti scontri di gioco e l'arbitro impegnato a rasserenare gli animi già bollenti. L'importanza della partita condiziona inoltre le due difese, spesso in affanno davanti al pressing feroce degli attaccanti. Senza l'apporto del suo capitano (non pervenuto), l'unica risposta dell'Albiceleste alla palla gol di Perisic arriva da Perez che non trova la porta da buona posizione.

L'errore di Caballero e la perla di Modric

Grinta, sportellate, errori e poche occasioni da gol. Alla fotografia sbiadita dei primi quarantacinque minuti, il match offre subito un nuovo fotogramma a colori forti: l'errore clamoroso di Caballero e lo splendido "shoot" al volo di Rebic che manda in estasi il popolo croato. Sotto di un gol e con l'acqua alla gola, Sampaoli si gioca le carte Higuain e Pavon al posto di uno spento Aguero e di Salvio. Il "Pipita" regala subito l'assist a Perez per il pareggio, mentre dalla parte opposta è Mandzukic a sfiorare la rete del ko.

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L'ultimo quarto l'Argentina lo gioca in costante proiezione offensiva, anche con l'ingresso di Dybala. La Croazia aspetta, raffredda i bollori avversari e mette spesso palla in banca grazie a Modric. Il fenomeno del Real Madrid, autentico dominatore del centrocampo, la cosa migliore l'ha regala a pochi minuti dal termine: destro dai 20 metri che brucia le mani a Caballero e sotterra definitivamente la Seleccion che, nel finale, prende pure il terzo gol da Rakitic. Una batosta tremenda che rischia di diventare anche decisiva per il popolo argentino: ora costretto a sperare in uno risultato favorevole nell'altra sfida tra Islanda e Nigeria.

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