La cavalcata verso la finale di Champions League del Bayern Monaco (VIDEO)
Sicuramente una grande squadra, guidata da un tecnico esperto e composta da alcuni calciatori fenomenali. Il Bayern Monaco però non aveva i favori del pronostico ad inizio anno, le probabilità di centrare la Finale di Champions League non erano altissime. Il desiderio di poter essere all'atto finale della competizione più ambita, oltretutto disputandosi proprio nella stupenda Allianz Arena di Monaco di Baviera, era altissimo.
Zurigo battuto ai preliminari
La passata stagione non era stata esaltante per i tedeschi, costretti a iniziare il cammino in Champions dai preliminari. Il sorteggio fu benevolo con per il Bayern Monaco che incontrarono sulla propria strada una squadra non irresistibile. Gli elvetici dello Zurigo non diedero molto filo da torcere allo squadrone teutonico che si sbarazzò degli avversari vincendo entrambe le partite: 2-0 all'Allienz Arena grazie alle reti di Schweinsteiger e Robben e 1-0 in casa dello Zurigo grazie al gol di Mario Gomez.
La vittoriosa trasferta a Villarreal
Dopo aver passato indenne il turno preliminare, il Bayern Monaco è entrato a far parte del girone (a detta di tutti) più duro della Champions League. Un "girone di ferro" uscito dall'urna di Nyon, che avrebbe potuto regalare sorprese a tutti e in cui nessuno poteva sentirsi già qualificato a priori. Insieme ai tedeschi, nel raggruppamento furono inseriti gli spagnoli del Villarreal, gli inglesi del Manchester City e il Napoli. La prima partita, il Bayern Monaco la disputò al Madrigal mettendo in campo tutta la propria forza e il furore agonistico che lo ha poi contraddistinto per tutta la stagione. Le reti di Kroos e Rafinha miseri in ginocchio il Villarreal, costretto poi ad essere mestamente eliminato dalla competizione con 0 punti conquistati.
Al San Paolo il primo stop
Nella seconda partita del girone, la prima davanti al pubblico di casa in un Allianz Arena gremito, il Bayern Monaco è riuscito a disfarsi del Manchester City con una certa facilità. Il portiere dei citizens Hart è riuscito a rendere il passivo meno largo di quanto dovesse in realtà essere e ha limitato i danni. Alla fine i tedeschi uscirono vittoriosi dalla sfida grazie alla doppietta, sul finire del primo tempo, di Mario Gomez. La terza partita del girone di qualificazione, Il Bayern la disputò in Italia, allo Stadio San Paolo contro il Napoli al debutto storico nella Champions (apparizioni solo in Coppa Campioni oltre 20 anni prima). Dopo essere passati in vantaggio grazie all'ottimo inserimento di Toni Kroos che riuscì a battere De Sanctis, i tedeschi non sfruttarono la chance di chiudere che si presentò grazie ad un calcio di rigore a favore che Mario Gomez si fece neutralizzare da Morgan De Sanctis. Il Napoli trovò poi il pareggio grazie ad un inserimento di Christian Maggio capace di mettere in apprensione la difesa del Bayern che nel ripiegamento commise, con Badstuber, l'errore di depositare il pallone nella propria porta facendo terminare Napoli-Bayern in parità.
La prima sconfitta a Manchester
Nell'ultima partita del girone di qualificazione è arrivata la prima sconfitta per la truppa allenata da Jupp Heynckes. I teutonici, arrivati in formazione rimaneggiatissima, affrontarono il Manchester City consapevoli di aver già vinto matematicamente il girone grazie ai 13 punti raccolti in cinque partite. Infatti, prima della sfida con la squadra di Mancini, il Bayern aveva battuto in casa prima il Napoli per 3-2 (tripletta di Gomez per i padroni di casa, doppietta di Fernandez per gli azzurri) e poi il Villarreal per 3-1 (doppietta di Ribery e Gomez per il Bayern Monaco, gol di De Guzman per il Submarino Amarillo). La partita giocata al City of Manchester non aveva peso ai fini della classifica e terminò con il punteggio di 2 a 0 per i padroni di casa (con le reti di Silva e Yaya Tourè).
Basilea travolto
Dopo aver concluso in testa al proprio girone la fase di qualificazione, il Bayern Monaco si proiettava verso quella a eliminazione diretta. Essendo una testa di serie nell'urna, il sorteggio fu molto benevolo con gli uomini di Jupp Heynckes che pescarono il Basilea: altra squadra elvetica sul cammino del Bayern. I rossoblu però si dimostrarono, almeno all'andata, avversario più ostico dei connazionali dello Zurigo battuti ai preliminari. Infatti riuscirono addirittura a vincere per 1 a 0 all'andata, grazie alla rete di Stocker. La partita di ritorno si rivelò una debacle totale per gli svizzeri che furono letteralmente "annientati" dal Bayern Monaco che rifilò loro un sonante 7 a 0. Protagonista assoluto della serata Mario Gomez, capace di segnare ben quattro gol, seguito da Arjen Robben autore di una doppietta e Thomas Muller.
Doppio 2 a 0 e Marsiglia eliminato
Ai quarti di finale, il Bayern Monaco incontro l'Olympique Marseille allenato da una vecchia conoscenza del calcio italiano come Didier Deschamps. I tedeschi non trovarono molte difficoltà nel disfarsi dei francesi che non dimostrarono mai di avere la forza reale di poter passare il turno. Al Vélodrome il Bayern Monaco si impose per 2 a 0 (ancora a segno Gomez e Robben) e con lo stesso punteggio terminò la partita di ritorno all'Allianz Arena (doppietta di Ivica Olic).
L'impresa al Bernabeu
Superati ottavi e quarti di finale, con squadre tutto sommato abbordabili, in semifinale il Bayern incontra una delle pretendenti finali al trofeo: il Real Madrid. La squadra allenata da Josè Mourinho è ovviamente di caratura superiore a tutte le altre avversarie che la truppa di Heynckes ha incontrato fino a quel momento e quindi i detrattori dei tedeschi dichiarano che non ci sono possibilità per i rossobianchi di Monaco di Baviera. Il passaggio del turno resta in bilico fino alla fine (grazie alla vittoria per 2 a 1 in casa e alla sconfitta, con il medesimo risultato, nel maestoso stadio delle Merengues). Un grandissimo Neuer fa il resto e neutralizzando i rigori di Cristiano Ronaldo e Kakà (non due calciatori qualunque) e dando la possibilità a Schweinsteiger di trasformare l'ultimo rigore che significa finale di Champions League.