La cavalcata del Napoli in Champions League
Il Napoli ci ha creduto, ha sperato e lottato fino all'ultimo centesimo di secondo per poter continuare a planare alto oltre le stelle del firmamento calcistico europeo, ma ha dovuto arrestare la sua corsa, rallentare e ritornare sulla terra. Il Napoli, però, a differenza di Icaro, non è volato troppo in alto e le sue ali non si sono bruciate al sole caldo della Champions League. Gli azzurri hanno conquistato con cuore e sudore tutti i traguardi che hanno raggiunto e, uno ad uno, superato, superando anche se' stessi e le aspettative più rosee dei fan appassionati. Il caso ha voluto, che come un cerchio perfettamente delineato, l'avventura europea degli azzurri sia nata e morta oltremanica. Dall'Etihad Stadium allo Stamford Bridge, riviviamo assieme la cavalcata Champions dei partenopei. Una carrellata di immagini testimoni di imprese "epiche"che, indipendentemente dall'eliminazione, hanno dato nuova linfa e prestigio al club.
Manchester City-Napoli 1-1
Il 14 settembre 2011 inizia la cavalcata Champions degli uomini di Mazzarri. Gli azzurri sono di scena all'Etihad Stadium contro il City di Mancini. La sfida si preannuncia impari alla viglia, ma alla fine il campo rivelerà tutt'altro. Il Napoli dà la prima prova di maturità, mostrando all'Europa intera che l'abito da Cenerentola spaurita gli sta stretto, anzi non gli si addice per nulla. Il Matador Cavani apre le danze, regalando il primo sussulto ai partenopei. Aleksandar Kolarov pareggia i conti, confezionando una punizione perfetta che si insacca in rete ed inchioda il risultato sull'1-1 finale. Gli azzurri tornano in patria con una uova consapevolezza del proprio potenziale e con il primo punticino. Un punto che alla fine si rivelerà decisivo.
Napoli-Villarreal 2-0
E' il 27 settembre 2011. Per la prima volta, al San Paolo sbarca la Champions League e la gioia dei tifosi si sprigiona sulla note dell'inno europeo. Gli azzurri si ritrovano di fronte quel "sottomarino giallo" che l'anno prima li aveva eliminati dall'Europa League. Ma quella è storia vecchia, ora la musica è cambiata. Marekiaro Hamsik sigla il vantaggio azzurro e corre sotto gli spalti per ricevere l'abbraccio del pubblico. Una stretta calorosa, ma per lo slovacco non è abbastanza avvolgente e, con fare da "scugnizzo" chiede ai tifosi di aumentare i decibel delle urla. Il raddoppio targato Edinson Cavani arriva dopo pochi minuti. Il Pocho viene atterrato in aria da Rodríguez, l'arbitro non ha dubbi ed assegna il penalty. L'uruguayano non sbaglia dal dischetto ed insacca un preciso rasoterra a fil di palo, mandando la pratica Villarreal in archivio. Primi 3 punti europei in saccoccia e morale alle stelle.
Napoli-Bayern Monaco 1-1
Il 18 ottobre 2011 al San Paolo arriva la corazzata tedesca guidata da Jupp Heynckes. Definirla un'impresa ostica suona eufemistico. Il Bayern attraversa un momento di forma pazzesco, ha collezionato una disarmante striscia positiva di risultati in campionato ed Europa. E' l'avversaria che nessuno vorrebbe incontrare ma il Napoli può solo stringere i denti ed affrontare il suo destino. Dopo appena cento secondi dal fischio d'inizio, i tedeschi passano in vantaggio con Toni Kross, ma Cavani &co. non si arrendono e si affidano anche alla buona sorte. La fortuna arride agli azzurri quando Badstuber batte Neuer deviando in porta un passaggio in area di Christian Maggio. 1-1 ma non è ancora finita. Al secondo minuto del secondo tempo un brivido corre lungo la schiena dei napoletani quando l'arbitro Bencerenca assegna un dubbio calcio di rigore al Bayern. Sul dischetto va Gomez ma De Sanctis si supera e gli nega la gioa del gol. La gara termina con un pareggio insperato per gli azzurri, ma ampiamente meritato.
Bayern Monaco-Napoli 3-2
Il 2 novembre 2011 a Monaco di Baviera, il panzer tedesco travolge gli azzurri. Mario Gomez è una macchina da gol e la difesa del Napoli si schianta contro la sua prestanza fisica e la sua mira micidiale. Con uno secco 3 a 0, la gara sembra avviarsi verso la più scontata delle conclusioni ma a strappare un sorriso ai partenopei ci pesa Federico Fernadez. Lo "smilzo" difensore realizza la sua prima doppietta in maglia azzurra all'esordio Champions League. Due gol che danno solo l'illusione di una insperata rimonta. Il Bayern ha meritato ampiamente la vittoria, ma i partenopei hanno dato una nuova prova d'orgoglio.
Napoli-Manchester City 2-1
Balotelli e i Citizens arrivano a Fuorigrotta il 22 novembre 2011. E' la sfida che può decidere il passaggio agli ottavi: con il Bayern saldamente ancorato alla vetta della mini classifica del gruppo A, Napoli e City si scontrano in un testa a testa da dentro o fuori. Ed è Cavani a decidere tutto! Il Matador realizza una doppietta che lancia gli azzurri verso i caldi lidi delle stelle europee. Il castigatore del City è lui. L'uruguayano prima realizza la rete del vantaggio, poi sigla il gol della vittoria dopo il momentaneo pareggio di Mario Balotelli. Il San Paolo è una bolgia e al fischio di chiusura, sulle note de "O' surdato nnammurato", i tifosi assaporano il dolce gusto dell'impresa.
Villarreal-Napoli 0-2
Gli azzurri scendono in campo al Madrigal il 7 dicembre 2011. Alla compagine di Mazzarri serve una vittoria, impatta la gara con il piglio giusto e la consapevolezza di dover dettare il gioco. Al 65′ una splendida fiondata da fuori area di Gokhan Inler sblocca il risultato. La gioia dello svizzero è immensa, così come quella di un'intera città che vede vicina la realizzazione di un sogno. I partenopei legittimano il vantaggio ma non è finita, arriva anche la ciliegina sulla torta confezionata da Marek Hamsik che, da distanza ravvicinata, spedisce in porta il definitivo 2 a 0. Ora è tutto vero, il Napoli passa agli ottavi di finale, a discapito del ben più accreditato Manchester City che deve accontentarsi della "retrocessione" in Europa League.
Napoli-Chelsea 3-1
Il 21 febbraio 2011 si gioca la gara di andata degli ottavi di Champions. L'urna di Nyon ha posto i Blues lungo il cammino degli azzurri. Il colpo d'occhio regalato dal San Paolo è ancora una volta da pelle d'oca. Lavezzi decide, quindi, di non deludere i suoi fan ed indossa l'abito da goleador di classe, realizzando una personalissima doppietta che incornicia una prestazione superlativa, sua e di tutta la squadra. Dopo lo svantaggio iniziale, patito per mano di Mata, che ha approfittato di uno svarione difensivo di Cannavaro, l'argentino impatta il risultato. Cavani confeziona il raddoppio e il Pocho inanella la terza perla che vale il definitivo 3 a 1. Rimane, però, il rammarico per il quarto sigillo mancato: Cole salva sulla linea di porta un tiro a colpo sicuro di Maggio. L'urlo dei 3 tenori azzurri è l'emblema di una città intera. Napoli e il Napoli vogliono continuare a sognare per volare in alto, oltre le stelle (europee) che non sono mai state così vicine, vivide e a portata di mano.
Chelsea-Napoli 4-1
Il 14 marzo il Napoli si presenta allo Stamford Bridge consapevole di dover affrontare una battaglia senza precedenti. Ma il Chelsea che scende in campo è la versione rivista e corretta di quella vista al San Paolo. I senatori dei Blues, capitanati dal neo tecnico Di Matteo suonano la carica ed il resto della truppa li segue a ruota. Al 90′ il 3 a 1, maturato dopo le reti di Drogba, Terry, Inler e Lampard, manda le due squadre ai supplementari dove Ivanovic segna il gol della staffa. I partenopei escono dal campo stremati, ma a testa alta e con le lacrime agli occhi, orgogliosi di aver scritto la storia.
Una storia mai letta prima che rimarrà marchiata a fuoco, non solo negli annali sportivi, ma anche e soprattutto nella mente e nei cuori dei tifosi che hanno seguito speranzosi le imprese dei propri beniamini, giocatori ai quali può essere rivolto solo un semplice: "Grazie!".