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Jorginho: “Potevo dire sì al Brasile, mai pentito di aver scelto l’Italia”

Il centrocampista del Napoli, durante la conferenza stampa, ha parlato del nuovo corso azzurro: “Dobbiamo credere nelle idee del mister, essere uniti e ripartire. Non è facile, ma dobbiamo farlo”.
A cura di Alberto Pucci
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Archiviata non senza drammi la gestione Ventura, la Nazionale si sta preparando a Coverciano per il doppio impegno amichevole con Argentina e Inghilterra: partite che serviranno a Gigi Di Biagio per capire su quali uomini ricostruire il progetto azzurro. Tra questi c'è sicuramente Jorginho. Il centrocampista del Napoli dovrebbe infatti avere un ruolo centrale nel disegno tattico del mister "ad interim" romano.

"Dobbiamo credere nel nuovo progetto e nelle idee del mister – ha spiegato il giocatore napoletano in conferenza stampa – Dobbiamo essere uniti per ripartire, non è facile ma dobbiamo farlo. Mi spiace non aver potuto aiutare di più la squadra nel precedente ciclo. In realtà non è un rimpianto mio, io ho cercato di farmi trovare pronto, sempre. Sicuramente avrei voluto dare di più, ma non è stata colpa mia".

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La nuova filosofia di Di Biagio

Nato in Brasile, ma esploso calcisticamente nel nostro paese, Jorginho ha ribadito di non aver rimpianti per la scelta fatta in passato: "Potevo dire di sì alla Seleçao, ma ho sempre voluto l'Italia e sono convintissimo della mia decisione. Sono arrivato molto giovane e l'Italia mi ha accolto benissimo, mi ha dato la possibilità di realizzare tutti i miei sogni. In coppia con Verratti? E' facile giocare con Marco. E' un calciatore con una qualità altissima, averlo accanto rende tutto più agevole".

La nuova Italia passerà dunque dai suoi piedi e da una nuova filosofia di gioco: "Di Biagio chiede coraggio e punta a costruire una squadra veloce che giochi palla a terra e che si diverta in partita – ha concluso Jorginho – Un gioco simile a quello che io e Insigne viviamo quotidianamente a Napoli. La lotta Scudetto? Ora preferisco parlare solo di Nazionale, anche perché manca ancora tanto tempo allo scontro diretto. Ad ogni modo sarà una grande partita e per renderla importante bisogna arrivarci attraverso altre vittorie".

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