L’Italia di Antonio Conte non segna più

L'Italia di Antonio Conte ha le polveri bagnate. In vista dei prossimi Europei, gli attaccanti in orbita azzurra stanno confermando di non essere entrati ancora in forma, segnando con il contagocce, perdendo in alcuni casi il proprio posto in squadra e denotando una difficoltà sotto porta che potrebbe essere determinante – in negativo – nella kermesse continentale di Francia. Stando così le cose, il CT che è sempre sul filo dell'addio, dovrà riuscire a fare di necessità virtù o trovare all'ultimo momento soluzioni alternative all'altezza per evitare brutte figure con la Nazionale.
Polveri bagnate: Eder – Immobile
Si può iniziare da Eder, l'emblema degli attaccanti in difficoltà in orbita azzurra. L'italo brasiliano era arrivato all'Inter con un biglietto da visita ricco: 12 gol in 19 partite nella Sampdoria. Ma con Mancini ha faticato a integrarsi e in due mesi non ha mai segnato un gol, frenando la sua crescita e dimostrando una forma non certo ottimale. In vista degli Europei poteva essere un punto fermo di Conte, ma adesso è in discussione. Così come Immobile, altro elemento inserito nella rosa dell'Italia ma che ha fallito al Borussia Dortmund e al Siviglia. L'attaccante di origini napoletane è dovuto tornare al Torino per riprendere il feeling con la porta, non comunque spettacolare: 10 presenze e 3 gol.
Speranze deluse: Zaza – Pellè
Altra nota dolente, Simone Zaza, altra giovane promessa che Conte ha individuato già ai tempi del Sassuolo. L'attaccante bianconero ha sì una media realizzativa incredibile, segna ogni 105 minuti, ma gioca pochissimo: in Serie A è stato titolare solo 7 volte, meno di Immobile, e pensare di vederlo titolare per 90 minuti in campo agli Europei è davvero difficile. Insieme a lui, l'emigrante di lusso, Graziano Pellè, altro profilo cui Conte ha provato a puntare ma che oggi è in difficoltà sotto rete. Anche se Pellè è il miglior realizzatore del biennio azzurro con 4 gol in 10 partite, sta vivendo una stagione di magra in Inghilterra con sole 6 reti in Premier e 3 nelle coppe.
Flop: Balotelli – Destro
Per non parlare delle altre scommesse che si sono perse per starda e che sulla carta potevano davvero fare la famosa differenza. La prima è ovviamente il mai più ritrovato Mario Balotelli che con la maglia del Milan sta ancora una volta deludendo le attese. Non solo quelle di Mihajlovic che pur lo ha provato in Coppa Italia nei due match contro una non irresistibile Alessandria e nell'ultima partita col Sassuolo dove lo ha dovuto togliere dopo 50 minuti di quasi totale inutilità. Il secondo è Mattia Destro, rigenerato sotto la cura Donadoni ma mai più tornato ai livelli di Siena che l'aveva fatto conoscere al mondo del calcio. Era stato eletto titolare da Prandelli, ormai 4 anni fa, per costruire il ciclo che avrebbe portato l'Italia in Brasile, ma poi fu escluso dai convocati per il Mondiale e non accettò di partire neppure come riserva. Un declino evidenziato dai fallimenti a Roma e al Milan per poi ritrovarsi in parte solo con Donadoni a Bologna.