Crisi Inter, la coppia Eder-Icardi è un flop

Sono numeri preoccupanti quelli dell’Inter. 9 punti nelle ultime 8 gare per la formazione di Mancini finita ko anche nello scontro diretto con la Fiorentina e, attualmente a meno 4 dal terzo posto. Un calo di rendimento impressionante se si considera che nel girone d’andata la formazione milanese era tra le più quotate per la vittoria del titolo. Se la difesa vero punto di forza e tra le migliori d’Europa è diventata assai vulnerabile come confermano i 3 gol incassati a Verona e i due del Franchi, a centrocampo Mancini continua a ruotare le sue pedine senza certezze.

E l’attacco? L’unica nota lieta è rappresentata da Palacio, che si è riscoperto quasi fondamentale per l’Inter. Nonostante le tante primavere, l’argentino corre, sfodera assist e gioca per la squadra dimostrandosi più incisivo dei compagni di reparto. Icardi dal canto suo, ha sì segnato 10 gol, ma il suo contributo non è certo quello del passato. Gol a parte la sensazione è che Maurito non lavori molto in fase di possesso al punto da risultare spesso quasi avulso dalla manovra. Sicuramente è un oggetto misterioso finora Eder che in nerazzurro non è ancora riuscito a lasciare il segno.

Fiore all’occhiello del mercato di gennaio, considerato una sorta di salvatore della patria l’ex Samp non è riuscito a concretizzare le speranze del tecnico. Le parole del Mancio sulla scarsa incisività del suo attacco e in particolare di Icardi hanno spinto Ausilio e company ad accelerare le operazioni per Eder, gettato poi sin da subito nella mischia dal tecnico, e preferito ai compagni di reparto Jovetic, Ljajic e Perisic. Fisiologicamente però l’attaccante che si sta dando un gran da fare, non è entrato ancora negli schemi dei nerazzurri, rappresentando un’incognita. Non buone notizie dunque dal campo per un tecnico che spera ancora nel piazzamento Champions che dovrà passare dal prossimo trittico di sfide contro Samp, Palermo e soprattutto Juventus.