L’ironia social su Pellè: “Clemente Russo cacciato per la Ventura, lui per Ventura”

"E' destino. Clemente Russo cacciato per la Ventura e Pellè per Ventura". La battuta di Gene Gnocchi regalata alla Rete attraverso un messaggio postato su Twitter fa proseliti e suscita i commenti più ironici e taglienti sull'attaccante escluso dalla Nazionale dopo il brutto gesto di stizza nei confronti del commissario tecnico. Un atteggiamento irriguardoso – come sottolineato nella nota ufficiale della Federazione – che è costato caro al calciatore e ha scatenato la ridda di reazioni. Pellè ancora una volta sotto i riflettori e nel mirino della critica: succede di nuovo dopo l'episodio del ‘ti faccio il cucchiaio' detto a Neuer prima di battere il rigore fallito a Euro 2016.

"Pellè alla fine la mano gliel'ha data a Ventura. A toglierserselo dalle palle". Scrive il comico napoletano, Peppe Iodice, che non usa troppi di giri di parole per chiarire le ‘reali' intenzioni dell'allenatore. Solo una battuta ma è la punta dell'iceberg dell'umore che – attraverso i canali social, su Facebook e Twitter – si riversa tutto contro il calciatore definito "arrogante, presuntuoso, ingrato" nonostante le scuse. "Poteva farle subito e nello spogliatoio", gli rimproverano.

Ingrato soprattutto perché è proprio grazie alla sua esperienza in Azzurro a Euro 2016 – per la fiducia concessagli da Conte – che è riuscito a strappare un contratto da mille e una notte, volando in Cina da nababbo. "15mln €/anno, 1.25 mln €/mese, 41.666 €/giorno 1.736, €/ora 28.9 €/min, 0.48 €/sec… E non mi dai la mano? Grazià, checcazzo…", è il ‘cinguettio' di @FBiasin che sposta l'attenzione proprio sulla cifra incredibile che guadagna Pellè tra le fila dello Shandong Luneng.

Raffica d'insulti sul profilo Instagram di Pellè

"Salterà la Maedonia perché non ha il cucchiaio", dice sorridendo un altro utente della Rete. Altri ancora prendono d'assalto il suo profilo Instagram e gli rivolgono epiteti di ogni tipo e irripetibile. "Ma chi ti credi di essere, Maradona?" oppure "mi sembra maturo per una storia con Belen". "Nel suo cognome c'è una L di troppo… i campioni, quelli veri lo sono anzitutto di umiltà". La chiosa è da censore: "Pellè ci insegna che nella vita puoi anche avere tanti soldi ma resti sempre un cafone e un arrogante". Stop, basta così. A Pellè fischieranno le orecchie ma non per colpa dell'arbitro.