Juventus-Real Madrid: tutti i numeri e le curiosità sulla finale di Champions
Il miglior attacco contro la miglior difesa. La squadra che tira di più contro la seconda che ne concede meno. Non potrebbe esserci confronto più radicale di Juventus e Real Madrid, entrambe alla sesta finale in Champions (eguagliato il record del Milan). I bianconeri sognano di diventare la quinta squadra a completare il “triplete” ma arrivano alla sfida con lo scomodo record di aver perso più finali di ogni altra in Champions. Ma sono l'unica squadra ancora imbattuta quest'anno: vincendo, diventerebbero la settima squadra, la prima dopo il Manchester United nel 2008, ad alzare la coppa dalle grandi orecchie senza aver mai perso in tutta la stagione.
Il Real, invece, è la quarta squadra insieme a Marsiglia, Porto e Internazionale (2010) a non aver ancora perso in finale da quando la Coppa Campioni ha cambiato denominazione. A Cardiff, Juve e Real si affrontano per la diciannovesima volta: dopo otto vittorie a testa e due pareggi, chi romperà l'equilibrio? Il futuro si può provare a leggere nei numeri.
Real miglior attacco
Il Real, che ha vinto l'unica finale contro i bianconeri (il gol di Mijatovic all'Amsterdam ArenA nel 1998 riportò le merengues in cima all'Europa dopo 32 anni) hanno segnato 32 gol in questa edizione (2.67 di media), di cui 24 dall'interno dell'area. Ne manca ancora uno per raggiungere i 500 nella storia del club in Coppa Campioni/Champions League.
Percentuale alta al tiro
Con 18,83 tentativi a partita (il 60% dall'interno dell'area) i blancos restano la squadra più pericolosa della Champions League (89 tiri in porta, 84 fuori). Zidane ha abbandonato la classica impostazione madridista basata sul possesso palla estensivo e ricercato. Le merengues non figurano, infatti, nella top 5 per media di passaggi in Champions (565.8 di media e “solo” 450 appoggi corti andati a buon fine).
Difesa, tallone d'Achille
Dietro, però, il Real è fragile. Dodicesima squadra per tackle (19,3), decima per palloni intercettati (16.9), ha concesso 12,3 tiri a partita (è solo 18ma in questa particolare graduatoria) e in tutto il percorso fino alla finale ha mantenuto il “clean sheet”, la porta inviolata, solo nell'andata della semifinale contro l'Atletico.
Juve: la difesa regina d'Europa
E' la BBC la forza della Juventus di Allegri che ha concesso appena 3 gol in tutta la stagione in Europa. Con 14.3 tiri a partita (la sesta media in Champions), 169 in totale di cui 61 in porta, la Juventus ha prodotto 21 gol, 9 di sinistro e 10 di destro, 15 dall'interno dell'area. Tutta la squadra partecipa alla fase difensiva, forte di 17.7 tackle a partita (la terza media più alta in Europa). Bastano solo 13.2 palloni intercettati, poi, per rinforzare una difesa come nessuna in Champions.
CR7, l'uomo dei record
L'uomo dei record, Cristiano Ronaldo, che come Sergio Ramos potrebbe diventare il primo a segnare in tre finali di Champions League, tira più di tutti in questa edizione, 5.6 a partita. Dal duello a distanza con Higuain, sesto con 4.4 conclusioni di media, passerà buona parte del destino della finale. Cruciale nel Real il contributo di Casemiro, secondo per contrasti a partita nella manifestazione (5.1) e Kroos, con i suoi 2.8 passaggi chiave di media. Praticamente la stessa di Dani Alves, che a Cardiff potrebbe diventare il trentunesimo giocatore a raggiungere le 100 presenze nella storia della Champions League.
Champions League, i numeri delle finali
Il Real potrebbe diventare la prima squadra a confermare il titolo nella principale competizione continentale, rendendo Zidane e Ramos il primo allenatore e il primo capitano a riuscirci da quando non esiste più la Coppa Campioni. Dovesse vincere, la Spagna vincerebbe la decima Champions League, la quarta di fila. Sarebbe il diciassettesimo trionfo nella storia della manifestazione.
L'Italia aspetta il 13° titolo
Dovesse vincere la Juve, invece, l'Italia, la seconda nazione con più presenze in finale, registrerebbe la tredicesima vittoria. In questo caso, Allegri si aggiungerebbe alla lista di tecnici capaci di completare il triplete, insieme a Sir Alex Ferguson, Josep Guardiola, José Mourinho, Jupp Heynckes, Luis Enrique. E Gigi Buffon, a 39 anni e 126 giorni, sarebbe il più anziano ad alzare la Champions League.
Solo 7 delle 24 finali di Champions sono finite ai rigori
In totale, sono stati segnati 65 gol: il 2-1 e l'1-1 rimangono i punteggi più frequenti. Nella storia della Coppa dei Campioni, invece, sono 17 le finali andate ai supplementari, bastati a decidere la vincitrice nel 1958, 1968, 1970, 1992 e 2014. Nel 1974, dopo l'1-1 al 120′ fra Bayern Monaco e Atlético Madrid, la finale è stata ripetuta (finì 4-0 per i tedeschi). In altre dieci occasioni (1984, 1986, 1988, 1991, 1996, 2001, 2003, 2005, 2008, 2012 e 2016) la coppa più ambita è stata assegnata ai calci di rigore.
Il Real campione in carica ha anche vinto la finale con più gol
Come? Con il 7-3 del 1960 contro l'Eintracht Francoforte con quattro gol di Ferenc Puskás e tre di Alfredo di Stéfano. La Saeta Rubia, l'ungherese, a segno tre volte anche nella finale del 1962, e Pierino Prati (1969) sono gli unici ad aver realizzato tre reti in una finale della principale coppa europea. Dal cambio di denominazione, invece, si registrano al massimo cinque doppiette, di Daniele Massaro (Milan 1994), Karl-Heinz Riedle (Borussia Dortmund 1997), Hernán Crespo (Milan 2005), Filippo Inzaghi (Milan 2007) e Diego Milito (Inter 2010).
Il gol più veloce in finale è di Maldini
A Paolo Maldini, infine, il primato di gol più veloce in finale, dopo 51 secondi nel 2005. A Jens Lehmann (2006) e Didier Drogba (2008), il primato di unici giocatori espulsi nella partita che vale una stagione.