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Juventus: la stagione da re di Dybala, meglio anche di Tevez

Dybala, il ‘bambino’ che sogna Messi: numeri e statistiche del talento che da Palermo ha raggiunto Torino e ha trascinato la Juve cancellando Tevez. Diciannove i gol in A, 23 in stagione per la Joya.
A cura di Mirko Cafaro
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Un impatto da big alla prima esperienza in una big. Si può riassumere così la stagione di Paulo Dybala, talento classe '94, arrivato in estate dal Palermo e capace – con due gare ancora da disputare tra campionato e finale di Coppa Italia – di realizzare lo stesso numero di gol del suo ingombrante predecessore: Carlos Tevez. Con il rigore segnato domenica al Verona, infatti, l'argentino pupillo di Messi ha raggiunto quota 23 in 45 partite, esattamente come l'Apache al primo campionato a Torino, ma con la differenza che il numero 21, pagato circa 40 milioni al suo scopritore Zamparini, è solo alla quinta stagione da professionista, la quarta in Italia e – come anticipato – la prima con una maglia davvero pesante sulle spalle. Insomma, se queste sono le premesse, Marotta può disporre di un'altra miniera d'oro.

Paulo Dybala, prima stagione strepitosa alla Juventus
Paulo Dybala, prima stagione strepitosa alla Juventus

Ma analizziamo più nel dettaglio la sua stagione. I gol in campionato sono stati 19 in 34 presenze, ai quali ha aggiunto uno subito determinante per la vittoria del primo trofeo stagionale, ovvero la Supercoppa Italiana contro la Lazio, in estate; uno in Champions League (in 7 gare) nell'ottavo di finale con il Bayern Monaco e due in Coppa Italia (in 3), uno dei quali nel derby vinto col Torino, anche in questo caso agli ottavi. Sei, invece, gli assist in serie A (due nelle altre competizioni), per un rendimento che ha fruttato una media di 6.69 e una fantamedia di 8.45, secondo in entrambi i casi solo al devastante Higuain (6.9 e 9.82).

È bastato un campionato, dunque, per vedere il suo valore raddoppiarsi (almeno). Sulle sue orme si sono mossi e si muoveranno in tanti, a cominciare dal Barcellona, ma la Juventus ha ben chiaro che per puntare in alto, soprattutto in Europa, è da La Joya ("il gioiello", soprannome attribuitogli in patria) che occorre ripartire. E il prossimo anno, per far meglio di Tevez bisognerà lavorare parecchio (i gol del secondo anno sono stati 29, di cui 20 in campionato e 7 in Champions), ma le qualità e i margini di crescita non mancano…

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