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Juventus, Cristiano Ronaldo racconta il suo ‘Siuuuu’: ecco com’è nata la sua esultanza

In una recente intervista concessa ad un canale YouTube, il cinque volte Pallone d’Oro ha raccontato la genesi della sua particolare ed inconfondibile esultanza: “Ho segnato, ho fatto un salto e ho urlato quel ‘Siiiuuu’. Ai tifosi è piaciuto tanto che, quando li incontravo, mi chiamavano ‘Cristiano, Siiiuuu’ e ripetevano l’urlo. Da allora ho continuato a farla”.
A cura di Alberto Pucci
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Seguito da migliaia di tifosi e di follower, Cristiano Ronaldo non è solo un giocatore ma anche un ‘brand' riconosciuto in tutto il mondo. Ad aver aumentato la popolarità del campione portoghese della Juventus, oltre alle sue prodezze sportive, c'è anche quell'inconfondibile modo di esultare dopo ogni rete realizzata. Quell'inimitabile ‘Siuuu', è infatti un marchio registrato che CR7 ha anche utilizzato per il logo della sua linea d'abbigliamento.

"Quell'esultanza è nata un giorno mentre eravamo in tournée negli Stati Uniti – ha spiegato il cinque volte Pallone d'Oro in un'intervista concessa al canale YouTube Soccer.com – Non so come mi sia venuta in mente, l'ho fatta in maniera sincera subito dopo aver realizzato un gol. Ho segnato, ho fatto un salto e ho urlato quel ‘Siiiuuu'. Ai tifosi è piaciuto tanto che, quando li incontravo, mi chiamavano ‘Cristiano, Siiiuuu' e ripetevano l’urlo. Da allora ho continuato a farla".

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Il mito Eusebio

Da quell'agosto 2013, quando Cristiano Ronaldo con il suo Real Madrid vinse l'amichevole dell'International Champions Cup contro il Chelsea di Mourinho, il suo ‘Siuuu' è così diventato un marchio di fabbrica che il portoghese si è portato in dote anche al momento del suo clamoroso passaggio alla Juventus: un'esultanza che in quell'occasione il nazionale lusitano ha messo in mostra due volte.

"Difficile scegliere il mio gol più bello, ne ho fatti circa 700 in carriera, opto per la risposta più semplice e dico l’ultimo e il prossimo, perché per me tutti i gol sono importanti". Nella lunga intervista rilasciata, l'attaccante bianconero ha anche parlato del giocatore con cui avrebbe voluto giocare: "Sono tanti, ma se devo sceglierne uno, allora dico Eusebio. Purtroppo non c’è più, ma resta uno dei simboli del Portogallo, una persona incredibile, un esempio per tutti noi, sarebbe stato bello giocare con lui in nazionale".

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