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Juventus, Cristiano Ronaldo: “La differenza tra me e Messi? Io sono la Champions”

Intervistato da Dazn, il fenomenale attaccante portoghese ha riacceso la sfida con il suo eterno rivale: “Io ho giocato in diversi club e ho vinto la Champions in diversi club. Sono stato il capocannoniere della Champions League sei volte di fila. Non ci sono molti giocatori che hanno cinque titoli in Champions e per questo credo che io mi possa identificare con questa competizione”.
A cura di Alberto Pucci
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Cristiano Ronaldo è già bello carico. Il portoghese non vede infatti l'ora di iniziare a fare sul serio, soprattutto in Champions League: dove è atteso dalla sfida contro le più grandi stelle del panorama continentale. Tutte, compreso Leo Messi: il suo rivale numero uno da sempre. "La differenza tra me e lui? Io ho giocato in diversi club e ho vinto la Champions in diversi club – ha dichiarato il portoghese – Sono stato il capocannoniere della Champions League sei volte di fila. Non ci sono molti giocatori che hanno cinque titoli in Champions e per questo credo che io mi possa identificare con questa competizione".

Un posto nella storia del calcio

Nel corso dell'intervista rilasciata a Dazn, inserita nella nuova serie tv ‘The making of' dedicata ai grandi del calcio europeo, Cristiano Ronaldo ha dunque rivendicato il ruolo di giocatore più rappresentativo per il massimo torneo dell'Uefa: "Messi è un giocatore eccellente che verrà ricordato non solo per i Palloni d'Oro ma anche per essersi migliorato, come me, anno dopo anno. Io mi sveglio ogni giorno con l'idea di allenarmi con l'obiettivo di ottenere sempre qualcosa in più e non solo per guadagnare. Grazie a Dio non mi mancano i soldi e quello che voglio guadagnare è un posto nella storia del calcio".

La cultura del lavoro di CR7

Tra gli argomenti toccati dal fenomeno di Madeira, anche la sua preparazione fisica e il rapporto con l'ex allenatore Zinedine Zidane: "È molto difficile restare al top della forma ed essere sempre uno dei migliori – ha aggiunto l'attaccante della JuventusIl mio corpo atletico non cade dal cielo. Dietro i trofei c'è molto lavoro. Io lavoro sodo per vincere insieme alla mia squadra, perché poi di conseguenza arrivano i premi individuali. Zidane? Mi ha fatto sentire speciale, parte del gruppo. Non ha cambiato il mio modo di giocare ma mi ha aiuto tanto. Lo porterò sempre nel mio cuore, è davvero una bella persona oltre ad un ottimo tecnico".

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