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Juventus, Agnelli come Florentino Perez: al centro del club, insieme a Nedved e Paratici

La società bianconera è pronta ad un restyling e a scegliere i nuovi componenti del consiglio d’amministrazione. L’obiettivo di Andrea Agnelli è quello di ringiovanire l’organigramma e gettare le basi per un altro ciclo vincente. In Italia e in Europa, dove il club di corso Galileo Ferraris vuole continuare a sedersi al tavolo delle grandi super potenze europee.
A cura di Alberto Pucci
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In campo non c'è nulla di nuovo. La squadra di Massimiliano Allegri continua a vincere senza trovare una vera e propria rivale credibile. In società, invece, Andrea Agnelli è all'alba di una piccola/grande rivoluzione che porterà il club bianconero a ringiovanirsi e rinforzarsi per gli anni a venire. Il clamoroso divorzio da Beppe Marotta, principale artefice dei successi in serie della Juventus, è infatti il primo mattone su cui poggeranno le fondamenta del nuovo consiglio d'amministrazione.

Anticipata dalla notizia dell'addio di Marotta, la lista di nomi per i candidati del cda è fondamentalmente il messaggio di Andrea Agnelli. Il numero uno vuole infatti ridisegnare l'organigramma e gettare le basi per un altro ciclo vincente soprattutto in Europa, dove ha già voce in capitolo grazie alla carica di presidente dell'Eca: l'Associazione dei Club Europei. Nella prima riunione del cda bianconero (in agenda il prossimo 25 ottobre, contestualmente all'assemblea degli azionisti), Agnelli distribuirà infatti le deleghe fino ad ora in capo a Marotta e Mazzia: attuale Consigliere di Amministrazione, anche lui pronto a lasciare la poltrona.

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I compiti di Nedved e Paratici

Sulla falsa riga di ciò che accade ad esempio a Madrid, dove Florentino Perez è il "deus ex machina" della società, Agnelli sarà sempre più al centro di ogni progetto bianconero e rafforzerà la sua presenza non solo in Europa ma anche in Lega, dove Marotta è stato da anni il riferimento principale per il club di corso Galileo Ferraris. Un ruolo molto più decisionale verrà infine dato a Pavel Nedved e Fabio Paratici: rimasti fino ad oggi nel cono d'ombra di Beppe Marotta.

Come già capitato con il colpo del secolo Cristiano Ronaldo, il vice presidente e il direttore sportivo della Juventus saranno gli occhi e le braccia di Agnelli. Rimarranno entrambi nel cda e manterranno le proprie cariche, ma con un potere strategico e decisionale maggiore rispetto a quello avuto in questi anni. Soprattutto Paratici, che avrà più responsabilità nella scelta dei giocatori e il compito di rappresentare pubblicamente la Juventus negli eventi istituzionali.

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