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Marotta, la Juventus è già il passato: “Figc? No, mi vedo in un altro club”

Beppe Marotta è tornato a parlare dei motivi dell’addio alla Juventus: “È una situazione voluta dalla società, non c’è un motivo scatenante. Io mi adeguo a quelle che sono le loro idee e le loro direttive, per amore sia delle persone che della stessa Juve”. Indicazioni anche sul futuro: “Smentisco candidatura alla Figc. Un’altra squadra? E’ possibile”. Napoli, Inter e Roma le possibili candidate.
A cura di Marco Beltrami
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Un annuncio a sorpresa che ha spiazzato i tifosi della Juventus. Subito dopo il fischio finale della partita vinta contro il Napoli, Beppe Marotta ha comunicato il suo prossimo addio alla società bianconera. Parole che hanno sollevato un vero e proprio tormentone, dando il la ad una serie di interrogativi: perché Marotta lascerà la Juve, chi prenderà il suo posto nei quadri dirigenziali della Vecchia Signora, e quale sarà il suo futuro? Per le risposte definitive bisognerà aspettare, ma alcuni indizi sono arrivati dalle nuove dichiarazioni del quasi ex amministratore delegato della Juventus.

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Perché Marotta lascia la Juventus. La decisione del club

Se l'annuncio dell'addio alla Juventus è arrivato ai microfoni di Sky, Beppe Marotta ha scelto la Rai e in particolare 90° Minuto per dare ulteriori spiegazioni sul divorzio dei bianconeri. La prima risposta del dirigente è quella relativa ai motivi della separazione, voluta dalla società bianconera: "È una situazione voluta dalla società, non c’è un motivo scatenante. Io mi adeguo a quelle che sono le loro idee e le loro direttive, per amore sia delle persone che della stessa Juve. Andare via? È un termine forzato, sono un uomo d’azienda e sposo questa linea, certo di avere dato il 100%. E’ una scelta dolorosa, in questi anni ho vissuto tante emozioni e sono state tutte belle"

Marotta, il bilancio e i ricordi più belli alla Juventus

Una scelta dunque "dolorosa" ma obbligata quella di Marotta che va via comunque a testa alta, soddisfatto per quanto fatto alla Juventus: "Sono contento soprattutto di aver fatto crescere tanti giovani dirigenti, che credo e spero possano essere il futuro della Juventus. Credo anche di aver accompagnato il presidente Agnelli nella crescita, oggi lui è un protagonista dello sport nazionale ed internazionale". Tra i momenti più belli quelli relativi al primo scudetto dell'era Conte, dal sapore della rinascita: "perché eravamo tutti giovani, neofiti. È stata una emozione fortissima perché imprevista. Col lavoro e la dedizione siamo riusciti a colmare il gap con le avversarie".

Quale sarà il futuro di Beppe Marotta

Ma quale sarà adesso il futuro di Marotta? Il dirigente smentisce ancora le voci sulla sua candidatura alla presidenza della Figc, ma non quelle relative al possibile incarico in un club avversario della Juve (le ultime indiscrezioni parlano anche del Napoli, dell'Inter oppure della Roma): "Smentisco la mia candidatura alla Figc. E' la prima volta che mi fermo durante il campionato, forse ho bisogno di ricaricarmi, però mi piacerebbe essere ai nastri di partenza della stagione 2019/2020 magari al timone di un’altra squadra".

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