Juve, Cr7 oltre le critiche: “Stanco? No, riposerò più avanti. Perdere dà sempre fastidio”
Lo Young Boys è arrivato laddove Inter, Napoli, Milan e altre big non erano riuscite: battere la Juventus di Max Allegri. Che tra Serie A e Champions League annovera in tabellino la pochezza di 2 sconfitte su 21 incontri, entrambe arrivate nella massima competizione europea per club. Poco male, perché il primo posto nel girone, obiettivo principale di questa prima fase, non è stato mancato malgrado lo scivolone svizzero.

Uno stop che certamente fa clamore perché di questi tempi vedere i bianconeri uscire da un campo di calcio con zero punti è assolutamente una novità. Ma è una sconfitta meno pesante di quanto non sembri: al di là della modestia dell'avversario di turno capace dell'impresa, la sfida non portava con sè reali motivazioni, con una qualificazione già in tasca da tempo e che arrivava tra Inter e derby della Mole.
Ennesimo assist
Nessuno l'ha voluto, lo stop brucia. Soprattutto per coloro che a perdere non sono (mai) stati abituati come Cristiano Ronaldo, uscito dalla sfida elvetica con l'ennesimo assist per la rete della parziale rimonta finale siglata dal solito Paulo Dybala, e nulla più. Fermo ad una sola rete in Champions con la maglia juventina, il fenomeno portoghese è stato tra i più delusi (e deludenti) di serata.
Nessuna stanchezza
A qualcuno è parso fuori forma, stanco. Dopotutto Allegri lo inserisce in formazione ogni volta che si scende in campo. Ha saltato solamente una partita, proprio contro lo Young Boys, a causa dell'ingiusta squalifica alla prima di Champions a Valencia. Poi più nessun recupero. Ma Cr7 ha confermato che non ci sono problemi atletici, anzi: "Sto bene, seguo un programma di allenamento personalizzato e ogni volta decido con l’allenatore se giocare o meno. Riposerò più avanti".
Oltre la sconfitta
Il successo si costruisce anche attraverso le sconfitte, anche se è sempre meglio evitarle laddove sia possibile. E se devono arrivare meglio se indolori ai fini del proseguo nella competizione come in Svizzera: "Perdere non fa piacere, ma l’obiettivo era quello di passare il turno da primi nel girone. Ora arriveranno le gare importanti e vogliamo farci trovare pronti: anche contro gli svizzeri abbiamo creato tanto. Peccato non aver concretizzato tutte le occasioni avute".