Italia-Belgio: le pagelle commentate sul risultato di 3-1
L’Italia batte il Belgio 3-1 ma, a causa del contestuale successo della Spagna per 5-0 sulla Polonia, si piazza alle spalle delle Furie Rosse nel Gruppo A. Con un secondo posto che, al momento, non garantisce la permanenza nella manifestazione come miglior piazzata del torneo. C’è da aspettare qualche giorno ma, soprattutto, la sfida di lunedì sera fra Romania e Francia, entrambe a quota 6 punti, che, con un pareggio, butterebbero fuori la selezione di Di Biagio. Pericolo, dunque, non scampato per gli Azzurrini capaci, non meno di 72 ore fa, di complicarsi, e pure tanto, il cammino che porta alle semifinali (e poi alle Olimpiadi di Tokyo) di questo Europeo.
Intanto, a Reggio Emilia, grazie alle reti di Barella e Cutrone, e alle buone prove individuali di Pellegrini, Chiesa e Locatelli l’Italia riesce ad avere la meglio sulla selezione di Walem mantenendo in vita, almeno per altre 48 ore, la nostra Under 21.
Barella intenso…e prolifico. Heynen va in difficoltà
L’Italia, specie nel primo tempo, è tutta nell’atteggiamento di Barella che, dall’inizio del match, si rivela pronto, combattivo, pugnace e voglioso di mettere subito in chiaro le cose. Anche, contro un Belgio già eliminato ma deciso a non giocare il ruolo di vittima sacrificale. E infatti, il #18 di Di Biagio, è fra i più propositivi dei suoi non solo in termini di palloni giocati, ma pure di inserimenti senza palla e incursioni dietro le linee nemiche. Al 6’ di gioco, sfiora già il gol in tuffo su ottimo suggerimento dalla sinistra di Pezzella. E poi al 44’, quando l’Italia sembra via via spegnersi a causa delle notizie poco positive che giungono da Bologna, proprio lui, il cagliaritano, sblocca la partita che, a tratti, pareva essere un drammatico remake della sfida alla Polonia. Un gol importante, che certifica la sua grande prova e, dall’altro lato, evidenzia la vittoria nel duello individuale col suo dirimpettaio Heynen. Mai troppo efficace nel chiudere la mezzala sarda.
Cutrone si sblocca e fa breccia fra Bushiri e Bornauw. Chiesa ancora in gol
Due partite giocate, zero gol fatti da parte di Cutrone. Per uno degli attaccanti più attesi e forti del torneo, uno score assolutamente negativo. La casella zero, nel novero delle reti a referto per lui, andava subito cancellata. E così, il #9 del Milan, come molti altri suoi compagni di squadra, ce la mette tutta, s’impegna, lotta, fa la guerra contro i fisici Bushiri e Bornauw e riversa un bel po’ di cuore sul rettangolo verde di Reggio Emilia. Premesse utili, prove generali del gol con Cutrone, al 53’, bravo a farsi trovare pronto sull’ennesimo traversone dalla porzione sinistra dell’Italia: cross di Pellegrini, torsione da manuale del calcio del rossonero e rete del 2-0, della sicurezza ma non della qualificazione. Con, allo scadere, il tiro a giro di Chiesa, non certo al top durante tutto il corso della contesa, a chiudere definitivamente la sfida.
Pellegrini al top, Pezzella accompagna bene. Cools ci prova
A inizio partita, per via dell’esclusione di Kean dall’undici iniziale per un ritardo accumulato prima della riunione tecnica di squadra, Pellegrini da mezzala, va a fare l’esterno alto nel 4-3-3 globale dei suoi. Il romanista però, malgrado l’inusuale posizione, non si scompone ma anzi, in tandem con Pezzella, da cui nasce la rete del vantaggio, riesce a fare molto bene sulla corsia di sinistra. Nello specifico, grazie ad un solo, semplice movimento, sia pure ben reiterato. Il numero #7 azzurro si accentra spesso, viene in mezzo al campo, talvolta, si trasforma in trequartista, favorendo le sovrapposizioni del fluidificante mancino che, dinanzi a lui, trova molto spazio e un Cools, sui suoi passi, molto, molto incerto e, pure, abbandonato da Saelmaekers più avanti. Incapace, quest’ultimo, di alleggerire la manovra ma anche di dare manforte al suo laterale di destra delineando i contorni di una partita deludente. Di sicuro, agli antipodi rispetto alla prova di Pellegrini in grado, in quest’alba di Europeo, di dimostrarsi una autentica certezza per gli Azzurrini.
Locatelli sugli scudi, ottima gara per lui da mezzala
Di Biagio sceglie la terza formazione diversa in tre gare (ravvicinate) mettendo in mostra l’ampio ventaglio di possibilità all’interno della sua straordinaria rosa. Un pregio importante, questo, ma anche un bel problema per il Ct in caso di prematura eliminazione per l’Italia. Intanto, per restare sintonizzati sulla sfida di stasera, il commissario tecnico azzurro ci vede lungo inserendo come novità assoluta nell’undici titolare uno come Locatelli. Che, nel suo stadio, risponde al meglio garantendo fisicità, intensità, corsa, visione di gioco, inserimenti, voglia e dinamismo in una linea mediana, contro la Polonia, apparsa troppo piatta, molle e incapace di sostenere al meglio le proprie punte. Insomma, Loca c’è e si fa sentire.
Bastoni e Mancini controllano Lukebakio, il Belgio non passa fino alla rete di Verschaeren
Lo spettro che mette paura a tutti prima di questo Italia-Belgio si chiama Dodi Lukebakio. Attaccante del Watford che ha trascorso questa stagione in prestito al Fortuna Dusseldorf. Centravanti mobile, leggero, veloce, dinamico e capace, con Schrijvers alle sue spalle, di poter creare più di un grattacapo alla difesa azzurra.
Che, per tutta risposta, al netto della buona occasione dell’#11 avversario in contropiede a metà primo tempo, si destreggia bene col tandem centrale Bastoni–Mancini abile a chiudere ogni varco, a respingere le sporadiche sortite del nativo di Asse e schermare con efficacia la porta difesa da Meret. Almeno, fino al 79’, quando il gioiellino Verschaeren, il più giovane talento di questo Europeo, sigla un gol fenomenale, a giro, sul secondo palo dell’incolpevole estremo difensore azzurro.
Tabellino e voti
Italia (4-3-3) #22 Meret 6; #2 Calabresi 6, #13 Mancini 6.5, #6 Bastoni 6.5, #3 Pezzella 6.5; #18 Barella 7.5 (dal 90′ Dimarco s.v.), #10 Mandragora 6+, #21 Locatelli 7- (Dal 72’ Tonali 6); #7 Pellegrini 7 (Dall’80’ Bonazzoli s.v.), #14 Chiesa 6, #9 Cutrone 7. A disposizione: #1 Audero, #16 Montipò; #4 Bonifazi, #12 Di Marco, #19 Romagna, #15 Adjapong; #5 Tonali, #23 Murgia; #17 Bonazzoli, #11 Orsolini, #20 Kean. Commissario tecnico Luigi Di Biagio 6.5
Belgio (4-4-2) #12 De Wolf 5.5; #2 Cools 5.5, #3 Bornauw 5.5, #13 Bushiri Kiranga 5.5, #22 Cobbaut 5.5; #14 Omeonga 5 (Dal 59’ Verschaeren 7), #10 Schrijvers 6, #8 Heynen 5.5, #6 Bastien 5 (Dal 59’ Mangala 6); #17 Saelemaekers 5.5 (Dal 74’ Mbenza s.v.), #11 Lukebakio 6+. A disposizione: #1 Jackers, #21 Teunckens; #5 De Norre, #18 Schryvers, #20 Wouters; #16 Verschaeren, #15 De Sart, #23 Mangala; #7 Mbenza, #19 Amuzu, #9 Leya Iseka. Commissario tecnico Johan Walem 6-