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Inter, Zanetti: “Esame di coscienza”. Ausilio: “Noi, senza palle”

Mancini non parla a causa di un abbassamento di voce causato dalla febbre. Grande amarezza da parte dei dirigenti che evidenziano i limiti caratteriali di alcuni giocatori nerazzurri.
A cura di Marco Beltrami
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Ancora una brutta serata per l’Inter, ancora un ko con la Juventus. I nerazzurri sono usciti dallo Stadium a testa bassa dopo il 2-0 in favore della squadra di Allegri. Roberto Mancini molto arrabbiato in panchina nel corso del match ha deciso di non parlare ai microfoni della stampa nel post partita. Un forfait dipendente da problemi di salute e da un improvviso abbassamento di voce. A fare le sue veci ci ha pensato Javier Zanetti che non ha nascosto la sua delusione per la prestazione dell’Inter: “Ci mancano tante cose, un’altra sconfitta pesante. Merito della forza della Juve, ma grande responsabilità nostra. E’ arrivato il momento di fare un esame di coscienza e da qui alla fine riuscire a dare qualcosa in più. Ora ci vuole personalità e mi auguro una risposta e che già dalla prossima partita si veda qualcosa di diverso”.

L’ex grande gloria dell’Inter ha detto la sua anche sulle scelte di Mancini oggetto delle critiche per i troppi cambi di formazione: “Mancini prepara le partite in settimana con il suo staff, e spesso ci confrontiamo. Roberto ha una tale esperienza che può preparare al meglio il match. I troppi cambiamenti? Sì, si cambia tanto ma abbiamo perso quella solidità che ci aveva portato al primo posto. Dobbiamo ritrovare compattezza e certezze”

Nessun problema tra il mister e una parte dello spogliatoio per Zanetti che spera che il gruppo ritrovi la personalità della prima parte di stagione: “La sintonia con lo spogliatoio? Non ci sono problemi, siamo tutti consapevoli dell’obiettivo e si pensa solo a migliorare. Sia noi come società che i ragazzi. E’ un gruppo nuovo, ci sono giocatori di esperienza  Si esce lavorando e cercando di ritrovare la compattezza. Parlando tanto. E’ l’unica maniera per superare la crisi e fare meno errori.  E' un gruppo nuovo, ci sono giocatori di esperienza ma credo che il gruppo si fa in questi momenti".

Piena fiducia dunque della società nei confronti di Mancini con Zanetti che spera nel riscatto: “In due mesi abbiamo perso tutto ciò che abbiamo fatto di buono fino a Natale. Con Roberto parliamo spesso, abbiamo parlato anche con i ragazzi. Stiamo cercando di risollevare una squadra che ha fatto quello che doveva fare fino a Natale".

La rabbia di Ausilio: "Sono incazzato nero"

Sulla stessa lunghezza d'onda Piero Ausilio che non ha usato mezzi termini per giudicare la prestazione dei suoi. Il direttore sportivo che si è detto "incazzato nero" ha evidenziato anche la "mancanza di palle" da parte di alcuni giocatori prelevati proprio da lui: "La sconfitta fa male, ma va anche contestualizzata, qui hanno perso anche Napoli, Fiorentina, Roma, Milan, non sono questi i punti che mancano, ma quelli persi in casa con squadre non della qualità della Juve, avevamo fatto un ottimo primo tempo e non la ripresa, sbagliato nell'occasione del gol anche un errore. Io penso che gli schemi nel calcio centrino poco, conta di più lo spirito e la personalità, oggi c'erano due sistemi identici, oggi qualche duello lo dovevamo vincere negli uni contro uno. Le cose che abbiamo fatto sul mercato erano concordate, non potevamo prendere giocatori inarrivabili o a cifre non congrue, non potevamo risolvere i problemi in mezzo al campo e fare qualcosa in più. Sono incazzato nero. Abbiamo fatto quello che si poteva, sul mercato in giro non c'è molto, un regista non è obbligatorio se c'è qualcosa in più da parte di tutti, oggi abbiamo perso perché siamo mancati in personalità, attenzione e concentrazione, non ammissibile per chi gioca nell'Inter. Mancano queste doti, mancano le palle".

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