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Inter, Thohir chiude il caso: “Mazzarri resta”

il presidente nerazzurro ha confermato il tecnico sulla panchina anche in caso di sconfitta contro il Napoli. All’insegna del fair Play Finanziario, un allenatore che guadagna 3,3 milioni di euro va tutelato, non allontanato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il presidente nerazzurro è stato chiaro al riguardo e ha chiuso il ‘caso' attorno all'allenatore mai troppo amato dai tifosi e da alcune settimane al centro di rumors che lo vorrebbero lontano dalla panchina interista. I pretendenti e i sogni  non mancano da Zenga a Mancini, da Spalletti a Mihajlovic ma sono tutte voci che il numero uno dell'Inter non ha nessuna intenzione di ascoltare. Così a Fassone e ad Ausilio ha confermato la propria volontà di andare avanti nel progetto tecnico. Anche in caso di ulteriore sconfitta contro il Napoli alla riapertura delle ostilità nel prossimo weekend a San Siro quando Walter Mazzarri dovrà affrontare il suo recente passato sotto il Vesuvio.

Nessun ribaltone. E' quasi un anno che Erick Thohir è alla presidenza dell'Inter ed è tempo di conti e di bilanci. Quelli nerazzurri a livello societario sono abbastanza buoni perché il disavanzo attuale è attorno ai 50 milioni di euro che – pur essendo tanti – poco o nulla sono in confronto al baratro presentato da Moratti un paio di esercizi fa. Il cammino verso il risanamento e il riequlibrio economico del club dunque procede e il Fair Play Finanziario non fa più molta paura. Certo, c'è da mantenere saldo il discorso di abbassare il più possibile il costo del lavoro e mantenere basse le spese mentre si lavora per aumentare gli introiti.

Stipendio da 3,3 milioni da tutelare. Anche da questo punto di vista dunque si comprende meglio la volontà di Thohir di non voler stravolgere in corsa la propria creatura appena nata. Questa è la prima assoluta stagione in cui il tycoon indonesiano può toccare con mano pro e contro di una gestione particolare all'interno di un top-club di Serie A. E un allenatore che – è vero – pur ereditato dalla precedente proprietà, è a libro paga a 3,3 milioni di euro l'anno non dev'essere allontanato ma sfruttato al meglio delle proprie possibilità. Mazzarri così, incassa la fiducia del proprio presidente alla vigilia di una delle partite crocevia della stagione, quella contro il Napoli a San Siro.

Le incognite giocatori e tifosi. Anche in caso di eventuale sconfitta, dunque, non ci sarebbero ribaltoni. Il problema sarebbe forse un altro: capire quale sia la reazione e le motivazioni del gruppo non vedendo arrivare alcuna ‘classica' scossa  che il nostro calcio ci ha oramai abituato a vedere in caso di difficoltà: il cambio di panchina. E poi ci sarebbe l'incognita del pubblico: Mazzarri non ha mai avuto feeling con i tifosi che lo hanno sonoramente fischiato a fine della passata stagione e che vivono ogni partita come se fosse una verifica da superare da parte del tecnico. Che avrà anche un problema in più da gestire: l'infortunio di Kovacic.

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