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Inter, Spalletti: “Il terreno di gioco ha influito sulla sconfitta. Battuti solo su rigore”

Esordio da dimenticare per l’Inter sconfitta dal Sassuolo nella 1a giornata di Serie A. Spalletti punta il dito anche sul terreno di gioco, molto pesante che ha penalizzato soprattutto la formazione nerazzurra. Nessun dramma comunque per il toscano: “Preoccupato per la sconfitta? Ci son 50 partite da giocare, qualche situazione l’ho passata, cercherò di gestirla. Abbiamo perso su calcio di rigore”.
A cura di Marco Beltrami
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Inizia nel peggiore dei modi la Serie A 2018-2019 dell'Inter sconfitta dal Sassuolo 1-0. Una squadra da cui ci si aspettava tanto dopo un mercato da protagonista (De Vrij, Asamoah, Martinez, Politano in campo dal 1′ e Keita nella ripresa), e che invece ha deluso e non poco al cospetto degli emiliani ben messi in campo dal nuovo mister De Zerbi e capaci di imporsi dal punto di vista del gioco soprattutto nel primo tempo. Quella di Spalletti invece è stata una squadra lenta e impacciata, apparsa anche in ritardo di condizione venuta meno anche nelle individualità.

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Sassuolo-Inter 1-0, il punto di Spalletti sulla sconfitta

Nel post-partita però Luciano Spalletti non si è dimostrato particolarmente preoccupato e ai microfoni di Sky ha puntato il dito soprattutto su qualche ripartenza di troppo incassata, come quella in occasione del rigore decisivo: "Le sconfitte insegnano molto, ti mettono anche in difficoltà perché devi lavorare con zero punti in classifica. E soprattutto in questo calcio fatto di tensioni, allenarsi e giocare senza avere l'entusiasmo giusto crea sempre delle difficoltà. La reazione c'è stata, abbiamo preso solo qualche ripartenza di troppo ma non siamo riusciti ad essere addosso a loro nella costruzione dell'azione sulla perdita di palla e questo ci ha fatto abbassare la squadra".

Inter sconfitta dal Sassuolo, Spalletti se la prende con il terreno di gioco

Per l'allenatore dell'Inter decisive le condizioni difficili del terreno di gioco che hanno penalizzato chi avrebbe dovuto fare la partita, ovvero la sua squadra: "Il campo avvantaggiava chi doveva ripartire e non chi faceva la partita. Perché vai a giocare nello stretto. Più facile per chi doveva buttare la palla avanti, rispetto a chi doveva giocare in modo più ragionato. Un campo impossibile, terriccio riportato che si attaccava ai tacchetti, e diventava difficile controllare la palla. Diventa difficile aggredire perché il campo non ti permette di sviluppare la qualità. E le condizioni del terreno hanno influito sulla partita, ma anche sul loro gioco. Si poteva far meglio entrambi".

Tra Inter e Sassuolo la differenza è nel calcio di rigore, per il tecnico nerazzurro

A fare la differenza alla fine per Spalletti è stato l'episodio del rigore, rivelatosi decisivo: "Noi come qualità di gioco siamo nelle condizioni di fare sicuramente meglio, ma la difficoltà è stata nelle problematiche anche del campo. Il passo indietro? Il rigore, perché si è perso la partita per un rigore. Non perché loro hanno creato difficoltà, e potevano far gol in diverse occasioni con una supremazia di gioco. Non dovevamo prendere gol. Preoccupato per la sconfitta? Ci son 50 partite da giocare (ride, ndr), qualche situazione l'ho passata, cercherò di gestirla. Abbiamo perso su calcio di rigore". 

La polemica con l'arbitro nel finale di Sassuolo-Inter

Ai microfoni di Dazn poi il tecnico ha fatto il punto sul finale concitato, con una piccola polemica con l'arbitro: "A fine partita ci sono sempre delle cose da dirsi, è tutto a posto con l’arbitro. Loro hanno fatto una buona partita, sono stati bravi ad agire in contropiede, scelgono il momento di venirti a pressare perché la partita la devi fare te e perdere palloni in un campo del genere è più facile. Se devi fare la partita è più influente la condizione del campo. Le assenze non hanno influito niente, le partite le vincono e le perdono quelli che giocano, non quelli che non ci sono".

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