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Inter, Spalletti fa autocritica: “Voglio di più, non sono contento del mio lavoro”

Il tecnico nerazzurro, a pochi giorni dal ritorno in campo con la Fiorentina, ha rilasciato la prima intervista dell’anno: “Secondo me abbiamo fatto dei buoni numeri, ma dobbiamo darci una mossa nel girone di ritorno”.
A cura di Alberto Pucci
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Ritrovare la squadra di qualche settimana fa e dimenticare gli ultimi passi falsi. A pochi giorni dal brindisi di fine anno, Luciano Spalletti ha infatti fissato l'obiettivo della sua squadra: attesa dalla temibile trasferta di Firenze. Intervistato da Premium, il tecnico nerazzurro ha parlato dei suoi primi mesi da interista e di quello che si aspetta dai suoi ragazzi: "I miei punti quest'anno e quelli dell'anno scorso sono gli stessi, ma io voglio ambire a fare qualcosa di più, quindi non sono soddisfatto del mio lavoro – ha spiegato il mister di Certaldo – Guardo ai miei risultati e a quelli della squadra".

"Secondo me abbiamo fatto dei buoni numeri, ma abbiamo a disposizione qualcosa di più. Dobbiamo darci una mossa nel girone di ritorno. L'Inter è qualcosa di emozionante, che ti crea una passione vera. Dobbiamo lavorare per sentirci parte dell'Inter, dentro l'Inter. Questo farà la differenza. Il problema del gol? Lo psicologo è Icardi, gli dirò di parlare lui alla squadra".

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La dirigenza e i tifosi

In occasione della riapertura del mercato invernale, il tecnico dell'Inter ha poi parlato anche del lavoro della dirigenza nerazzurra: "Ausilio e Sabatini sono come Bono e Springsteen, le cantano e le suonano a tutti – ha scherzato Spalletti – Numericamente parlando possiamo mettere qualche calciatore in rosa, ma se parliamo di qualità abbiamo tutto ciò che serve. Non mi aspetto niente e non mi incatenerò ai cancelli se non arriverà nessuno. Cessioni? Quando i giocatori sono in scadenza, i procuratori determinano il rinnovo o meno. Ma quando sono sotto contratto, è la società che decide se tenere un calciatore oppure no".

Le ultime parole le ha invece dedicate alla proprietà cinese: "Hanno a cuore le sorti della società e hanno potenzialità e amore verso i colori. Un desiderio per il 2018? Vedere sempre allo stadio 65mila spettatori. Il numero delle persone allo stadio dirà quello che siamo riusciti a fare, loro saranno determinanti".

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