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Inter, Skriniar cuore nerazzurro: “Il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno”

Assente a Reggio Emilia per un problema muscolare, il difensore slovacco torna in campo nella prima partita casalinga della squadra di Luciano Spalletti: “San Siro ti lascia senza fiato. Quando sono arrivato al Meazza per la prima volta da avversario non ho resistito: foto, selfie e quella sensazione di essere in uno stadio fantastico”.
A cura di Alberto Pucci
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Archiviata non senza qualche malumore l'inattesa sconfitta con il Sassuolo, l'Inter torna a San Siro per la prima partita casalinga contro il Torino. Per l'occasione a spingere la squadra di Luciano Spalletti saranno in sessantamila sugli spalti del "Meazza": un dato che conferma la passione del popolo nerazzurro, dopo l'affluenza record della passata stagione. L'importanza di giocare nella Scala del Calcio italiano l'ha subito scoperta anche Milan Skriniar: "San Siro ti lascia senza fiato", ha dichiarato il difensore slovacco.

"Quando sono arrivato al Meazza per la prima volta da avversario non ho resistito: foto, selfie e quella sensazione di essere in uno stadio fantastico – ha aggiunto l'ex Sampdoria, nell'intervista pubblicata sul "match programme" di Inter-Torino – L'Inter per me significa tanto. Da bambino volevo giocare in una grande squadra e questi colori mi hanno restituito il mio desiderio, amplificato per mille. Sono in un top club ed essere tornati in Champions League è bellissimo per me e per i tifosi".

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La passione per il fenomeno Ronaldo

Assente a Reggio Emilia per un problema muscolare, Skriniar riprenderà il suo posto a fianco di Miranda: giocatore che Spalletti potrebbe preferire a de Vrij, per dare maggiori certezze ad una difesa apparsa un po' troppo in affanno contro Berardi e compagni. "Sono andato via di casa a 12 anni e da piccolo ho iniziato come attaccante – ha continuato Skriniar – Il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno, quello interista".

Nella breve intervista concessa, il difensore ha anche rivelato alcuni curiosi aneddoti personali: "Vado matto per le trofie al pesto. È il primo piatto italiano che apprezzo di più per distacco. Vado matto anche per gli halusky, una pietanza tipica delle mie parti. Il primo regalo di Natale che ho ricevuto sono state invece delle scarpe da calcio. Avrò avuto 5-6 anni ed è un momento che mi porto ancora dentro".

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