Inter-Schalke 04, sorteggio quarti Champions 2011: ancora una tedesca sul cammino nerazzurro
Sembra un marchio di fabbrica quello dell'Inter nella Champions League 2011: la Germania. Un filo conduttore che non lascia i colori nerazzurri e li accompagna in Europa oramai da un anno, portando davvero bene.
L'urna di Nyon ha sorriso ai nerazzurri: Inter-Schalke04 quarto di finale di Champions è tutt'altro una partita impossibile. Scansati i pericoli Barcellona e Real Madrid, sono state eliminate anche le ‘mine vaganti' di Chelsea e Manchester United che si giocheranno la semifinale in un derby davvero infuocato. Insomma, lo Schalke, insieme allo Shakthar dell'ex Lucescu erano i due avversari più abbordabili.
Per l'Inter, lo Schalke04 è la terza formazione tedesca sul cammino verso la Coppa 2011: nella prima fase c'è stato il Werder Brema, una squadra che ha avuto la possibilità di umiliare l'allora Inter di Benitez con la testa alla finale del Mondiale per Club e al centro delle polemiche che porteranno l'allontanamento dello spagnolo salla panchina nerazzurra.
Massimo Moratti disse: A Brema basta figure del cavolo venne subito smentito da una prestazione imbarazzante. Che costò il primo posto nel girone, a favore del Tottenham, e che portò l'Inter agli ottavi contro un'altra tedesca, il Bayern. Anche in questo caso, corsi e ricorsi storici con la finalissima di Madrid: la sfida è di quelle particolari e l'Inter stecca l'andata, con l'errore di Julio Cesar e il gol di Gomez al 90′. Tutto da buttare? Macchè: i nerazzurri fanno la partita perfetta a Monaco, con un Eto'o immenso, segnando la rete decisiva all'87' per un 2-3 finale che è già entrato nella storia.
Adesso, nei quarti di finale di Champions ecco la terza e ultima tedesca: lo Schalke 04. E' dal 1997 che la sfida contro i tedeschi di Gelsenkirchen è aperta. Allora si parlava di finale, ma di un'altra competizione la defunta Coppa Uefa, oggi Eruopa League. Una doppia sfida con la sconfitta di misura in Germania per 1-0 (gol di Wilmots al 70′) e poi la vittoria sempre 1-o a San Siro (rete di Zamorano all'84') che portò ai rigori, dove l'Inter perse per gli errori fatali dal dischetto proprio di Zamorano e Winter.
L'anno successivo, ci fu però la rivincita ai quarti: all'andata a San Siro, l'Inter rivinse 1-0, grazie alla rete di Ronaldo al 17′; al ritorno in Germania, si andò ai supplementari con la rete di Goonssens al 92′ e il gol qualificazione di Taribo West al 1′ t.s. Una vittoria fondamentale perchè permise all'Inter di proseguire il cammino fino alla finale di Parigi, contro la Lazio, con la vittoria della Coppa.