Inter, Moratti apre allo scambio con Higuain: “E’ da tenere in considerazione”
Le ultime indiscrezioni di mercato hanno nuovamente reso rovente la strada che porta da Milano a Torino. Dopo il famoso affare Guarin-Vucinic andato in fumo nel 2014, Inter e Juventus potrebbero nuovamente sedersi intorno ad un tavolo e discutere di un clamoroso scambio: Icardi alla Juventus, in cambio di Higuain e 50 milioni di euro. A commentare questa indiscrezione, è sceso in campo anche l'ex presidente Massimo Moratti.
"Icardi è un giocatore in crescita e il suo vero potenziale non lo conosciamo ancora – ha spiegato l'ex patron a "FcInterNews" – Di conseguenza c'è molta curiosità verso quel che ancora può diventare, certamente più forte di quanto non lo sia già. Sarebbe un peccato liberarsene. Dall'altra parte c'è Higuain che certamente è un giocatore di grande esperienza e ha dimostrato di essere determinante sia al Napoli che ora alla Juventus e potrebbe esserlo per tutti".
La paura della clausola rescissoria
"C'è una differenza di età della quale bisogna tener conto, ma sembra che nell'offerta i bianconeri abbiano considerato tutto – ha continuato Moratti – Non è un'offerta da dimenticare ma al tempo stesso serve ragionare sul fatto che, forse, per noi, Icardi è indispensabile. Io posso parlare da tifoso e in questo momento vorrei che Icardi rimanesse. È chiaro che davanti alla paura, o alla certezza, che te lo portino via grazie alla clausola, lo scambio con Higuain potrebbe essere un'operazione da tenere in considerazione".
La speranza della stragrande maggioranza del popolo nerazzurro, contrario a questa operazione di mercato, è che il club faccia firmare al più presto il rinnovo all'argentino: "C'è ancora modo di trattare con Icardi – ha concluso l'ex presidente – quindi magari si riesce a trattenerlo comunque. Chi comprerei con i soldi della sua cessione? Trovo che sia molto forte Payet del Marsiglia: ha grinta e stoffa, è un bel giocatore. Per l'attacco mi sembra invece che Lautaro Martinez abbia una grande fame e possa già essere già un buon attaccante".