Inter, Mancini: “Se Erick Thohir non mi manda via, io resto qui”
Le ultime due esibizioni della sua squadra gli hanno fatto rialzare la testa, dopo un periodo decisamente negativo nel quale qualcuno aveva anche osato chiedere il suo esonero. Roberto Mancini, però, è uno della stessa scuola dell'amico/rivale Sinisa Mihajlovic: tosto quanto basta, per resistere ai prevedibili terremoti della piazza milanese. Intervistato da calciomercato.com, il tecnico di Jesi ha subito affrontato il problema della sua permanenza all'Inter prendendolo di petto: "So come funzionano le cose nel calcio e so anche che possono cambiare dalla mattina alla sera – ha dichiarato divertito il "Mancio" – Ad inizio campionato dovevano esonerare Allegri, adesso vogliono fargli un contratto di vent'anni. Ora tocca a me. All'inizio volevano che rimanessi, adesso invece mi vogliono esonerare".
L'obiettivo di Mancini
A decidere il futuro di qualsiasi allenatore, contano solo i risultati. Ne sa qualcosa anche uno "speciale" come Mourinho, che alla Pinetina ha ereditato il testimone proprio da Roberto Mancini. Per tornare grandi, però, ci vuole anche un impegno costante e importante della società. Fino ad ora Thohir non lo ha fatto mai mancare: "Thohir ha investito e investirà ancora, ho grande fiducia nel mio presidente – ha spiegato il tecnico – Il futuro societario? Non fa parte del mio lavoro controllare i conti dell’Inter, faccio un lavoro diverso. Penso che è solo questione di tempo prima di tornare a essere una grandissima squadra. Una chiamata dalla Federazione, per la panchina della Nazionale? Se un giorno dovesse arrivare sarebbe un grande onore. Il coronamento di una carriera da allenatore che ha sempre guidato grandi squadre. La panchina della Nazionale non capita a tutti e non capita sempre".
