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Inter, Mancini ha finito l’entusiasmo: “Continuiamo a sbagliare gara dopo gara”

Il tecnico prova a rimanere fiducioso e ottimista ma è evidente il limite tecnico di una squadra che non riesce mai a risolvere le partite a proprio favore senza commettere errori. Che potrebbero diventare fatali contro il Wolfsburg.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un pareggio che sa di sconfitta, su quasi tutti i fronti: morale e di gioco. Contro il Cesena San Siro ha mostrato i primi inquietanti segni di fastidio nei confronti degli uomini di Mancini incapaci di imporsi sulla penultima in classifica e deludendo le attese di chi sperava di vedere le prove generali per la ‘remuntada' contro il Wolfsburg. Se questi sono i segnali di risveglio contro i tedeschi di uno scatenato De Bruyne saranno solamente dolori ed eliminazione in Europa League. Difesa sempre sotto esame con una gestione della gara vissuta tra amnesie collettive e apnee individuali: Defrel non sarà Maradona, ma quando alla mezz'ora infila Handanovic di pallonetto sembra un fenomeno. E il pareggio del solito Palacio non basta e non serve per trasformare i fischi in applausi: troppo poco, sia in vista della Coppa sia per la speranza di riagganciare la Zona Europa in classifica. L'ennesima occasione persa, un po' come la stagione. L'ennesima.

Roberto Mancini lo sa, come sapeva che dopo la sconfitta in Germania, tutto sarebbe stato tremendamente complicato con ripercussioni anche psicologiche. Che sono arrivate puntuali. Eppure il tecnico jesino va avanti per la sua strada e prova a guardare oltre il Cesena, visto che oramai quel che è stato è stato, cercando di guardare la parte piena di un bicchiere sempre più vuoto: "Diventa difficile parlare di terzo posto, ci sono troppe squadre davanti, avessimo vinto sarebbe stato diverso, parlarne ora non sarebbe logico. A volte commettiamo degli errori grossolani e li paghiamo. Il Wolfsburg è una squadra forte ma senza i nostri errori forse sarebbe finita con un pari. Poi commetti errori clamorosi e gli altri sono bravi a sfruttarli"

Una costante nel gioco nerazzurro che sta compromettendo gli obiettivi come il terzo posto: "Non credo sia un caso che facciamo gol nella ripresa quando siamo sotto, ma ora penso che vincendo si andava a 39 punti e tutto si poteva provare in ottica terzo posto, adesso credo sia abbastanza difficile arrivarci. Tutti i giocatori vogliono fare di più quando le cose non vanno bene, ma questa squadra purtroppo sta migliorando piano piano e alterna cose buone a cose meno buone, stiamo lavorando per migliorare questi aspetti. Magari sono ottimista per indole e pensavo si potesse fare di più ma non ho nulla da rimproverare all'impegno dei giocatori"

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