Inter, risolto il contratto di Mancini: i motivi della frattura tra tecnico e società

Alla fine hanno prevalso il buon senso e la logica e, dopo aver capito che non c'era più passione, i due amanti hanno finito per decidere di dividersi e di prendere strade diverse. Da oggi legare il nome di Roberto Mancini a quello dell'Inter risulterà più difficile, nonostante il tecnico di Jesi abbia firmato pagine importanti della storia del club milanese. Supportato da Suning, Erick Thohir ha dunque preso una decisione che, in realtà, circolava già da diversi giorni: la fine del "Mancini-bis". Troppi i punti sui quali il tecnico e la dirigenza hanno finito per scontrarsi: argomenti che hanno finito per coinvolgere l'intero pianeta nerazzurro, compresi gli stessi giocatori.
F.C. Internazionale Milano comunica di aver trovato l'accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l'allenatore Roberto Mancini – si legge nel comunciato della società -. La società desidera ringraziare Roberto per il lavoro svolto da quando ha accettato l'incarico nel novembre 2014. Nella scorsa stagione la squadra è stata in testa alla Serie A fino alla sosta invernale, terminando il campionato al quarto posto e qualificandosi direttamente alla fase a gironi della Uefa Europa League. Desideriamo ringraziare Roberto per l'impegno e la professionalità dimostrate nei confronti del Club negli ultimi 20 mesi di lavoro.
Poco dopo la nota della dirigenza è arrivato anche il tweet dell'allenatore che ha archiviato così la sua esperienza in nerazzurro: "Oggi termina il mio impegno professionale con l'Inter, soluzione condivisa con il Club in totale serenità. Desidero ringraziare i tifosi nerazzurri, che con passione e fedeltà mi hanno sempre sostenuto. Ringrazio i giocatori che in questi 20 mesi sono stati splendidi e impeccabili professionisti. Un ringraziamento anche a tutte le persone che hanno lavorato con me ad Appiano, alla proprietà del Club e ai suoi dirigenti. Auguro all’Inter e ai tifosi un futuro pieno di soddisfazioni ed importanti traguardi sportivi".
L'incontro di Londra e le decisioni di mercato
Tutto è nato dall'incontro londinese, che doveva rimanere segreto, tra Piero Ausilio, Michael Bolingbroke e Frank De Boer. Una mossa che non è piaciuta a Mancini che, da quel momento, ha cominciato a inviare messaggi (neanche tanto velati) alla dirigenza interista. Nonostante l'ultimo tentativo di Suning (che ha offerto qualche giorno fa il rinnovo fino al 2019), la frattura tra le parti è rimasta tale e ha finito per creare un solco profondo. Di fronte alle richieste dell'allenatore (penale in caso di esonero anticipato e coinvolgimento diretto nelle decisioni di mercato) la proprietà è rimasta impassibile, alimentando ulteriormente il nervosismo del Mancio.
Il parere dei giocatori
Al di là delle scelte di mercato, condizionate anche dal fair-play finanziario, Mancini non ha mai digerito il cambio societario. L'arrivo del gruppo Suning ha, infatti, creato un vuoto che ha finito per disorientare il tecnico. La mancanza di un interlocutore diretto ha irrigidito la posizione dell'allenatore e inevitabilmente colpito la squadra: coinvolta nelle "querelle" tra tecnico e società e parte importante (se non decisiva) nella scelta di Thohir di far fuori il mister. Come riferito dalla "Gazzetta dello Sport", alcuni senatori dello spogliatoio avrebbero infatti criticato l'operato del tecnico durante questa preparazione estiva.
Arriva De Boer
L'annuncio ufficiale del divorzio tra l'Inter e Mancini è ad un passo, con la società che ha cancellato la presentazione del nuovo arrivato Ansaldi e sollevato il tecnico dal dirigere gli allenamenti odierni. In attesa di capire se davvero Simeone potrà arrivare a Milano per la stagione 2017/2018, spazio dunque a Frank De Boer che firmerà un contratto triennale da quasi 2 milioni a stagione più bonus. L'ex allenatore dell'Ajax potrebbe esordire nell'amichevole con il Borussia Mönchengladbach che si giocherà ad Ancona. Ironia della sorte, la squadra si allenerà e soggiornerà in un albergo a Jesi: proprio a due passi da casa Mancini.