Inter, Mancini benedice l’arrivo di Thohir e guarda al terzo posto: “Ci siamo anche noi”
Passata l'amarezza di un derby perso inaspettatamente e pesantemente, l'Inter di Roberto Mancini prova a rialzare la testa dopo i quattro punti conquistati con le due veronesi nelle ultime de partite di campionato. La prova del nove, il tecnico di Jesi l'avrà al "Franchi" contro una delle squadre che meglio hanno giocato nel corso di questa stagione: "Ho sensazioni positive per la partita di Firenze – ha spiegato in conferenza stampa il tecnico nerazzurro – La squadra sta bene e a Verona avrebbe meritato di vincere. Ovviamente sarà difficile perché la Fiorentina gioca molto bene. Sarà difficile, ma non decisiva. Nel girone d'andata abbiamo raccolto molto di più rispetto alle previsioni della vigilia, ma ho sempre detto che ci sono squadre superiori. Vogliamo continuare a lottare per raggiungere il nostro obiettivo, che rimane la Champions League".
L'importanza di Thohir – Preceduto da una breve dichiarazione del suo presidente giunto in Italia per assistere al match, Mancini ha spiegato l'importanza di avere al suo fianco il "tycoon" indonesiano: "E' molto importante che sia con noi, poiché siamo in un momento decisivo della stagione – ha continuato il Mancio – Lui ci aiuterà sicuramente. Abbiamo perso qualche punto, ma da dopo il derby la squadra sta giocando bene. Sono molto positivo per il futuro e a farmi sperare è quello che ho visto in allenamento e nelle ultime partite". Il momento caldo della stagione sta, dunque, per arrivare. Per chi, come la squadra di Mancini, non ha la possibilità di scendere in campo in Europa ci potrà forse essere un piccolo vantaggio in più: "Dovremo essere bravi ad approfittare degli impegni europei delle altre. Gli arbitri? Ho provato sin da subito a non commentare nulla, però poi le domande sono sempre su di loro. La colpa è anche un po' dei giornalisti, purtroppo c'è sempre qualcosa che porta alla polemica".