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Inter, la panchina di Mancini traballa: Leonardo pronto a sostituirlo

Con Roberto Mancini infastidito dal nuovo corso societario nerazzurro, tornano a farsi sentire prepotentemente le voci di un possibile cambio d’allenatore. Tra i nomi in corsa ci sarebbe anche quello del brasiliano.
A cura di Alberto Pucci
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Il campionato non è ancora cominciato, ma c'è già una panchina che scricchiola rumorosamente. Parlare di un cambio così clamoroso è forse un azzardo, ma sembra verosimile che tra Roberto Mancini e la dirigenza interista non ci sia più un rapporto così idilliaco. La cessione delle quote di maggioranza di Thohir (con il quale il "Mancio" non aveva un gran feeling), i dubbi sui nuovi proprietari cinesi e un mercato che tarda a spiccare il volo (e che non sta, almeno per il momento, rispettando le volontà del tecnico), sarebbero alla base dell'insoddisfazione dell'allenatore di Jesi che, in alcune interviste, ha rilasciato frasi sibilline sul suo futuro nerazzurro: "Amo troppo questa società per poterla tradire – ha dichiarato recentemente al "Guerin Sportivo" – e se sono un peso per qualcuno sono pronto a farmi da parte".

C'è anche Prandelli

Dopo i rumors delle ultime ore su un possibile clamoroso addio, nati dalla decisione del tecnico (poi rientrata) di non partire per gli States con la squadra a causa anche di alcuni problemi burocratici, intorno alla panchina nerazzurra stanno già cominciando a circolare nomi di eventuali possibili sostituti di Mancini. Tra questi ci sarebbe anche quello dell'ex Leonardo: già allenatore nerazzurro dal gennaio al luglio 2011 e vincitore di una Coppa Italia in finale contro il Palermo. A giocare a favore del clamoroso ritorno ci sarebbero tre motivi: l'ottimo rapporto di Leonardo con Moratti (oggi consulente speciale di Zhang Jindong), la possibilità che il brasiliano torni a fare il dirigente in caso di arrivo di un nuovo tecnico (Simeone?) e il grande feeling dell'ex Milan con il vicepresidente Javier Zanetti. Alla finestra rimane anche Cesare Prandelli. Il tecnico di Orzinuovi, tradito da Cludio Lotito che gli aveva promesso la panchina della Lazio, parte però in "seconda fila" in caso di addio di Mancini.

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