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Inter, Icardi: “Spero di restare, ma non posso conoscere il mio futuro”

In una lunga intervista ad un giornale argentino, il capitano nerazzurro ha parlato del suo ruolo all’interno della squadra e della sua possibile partenza da Milano: “Le voci di mercato sono una conseguenza della mia crescita, ma io sono molto calmo e sempre concentrato sui miei obiettivi e quelli della squadra”.
A cura di Alberto Pucci
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Nel prossimo weekend, Mauro Icardi potrebbe essere l'uomo decisivo del campionato. Il giocatore nerazzurro, atteso dalla sfida con la Juventus, sarà importante non solo per l'obiettivo Champions dell'Inter, ma anche per i sogni tricolore del Napoli di Maurizio Sarri. A pochi giorni dalla super sfida di San Siro, l'attaccante argentino si è confidato in una lunga intervista pubblicata da "Ole".

"Sono felice di far parte della storia di un grande club come l'Inter – ha spiegato Maurito – La fascia da capitano? Sono orgoglioso e felice di indossare la fascia. Aver tagliato il traguardo dei 100 gol, in un campionato difficile come la Serie A, è stata una soddisfazione enorme, non me lo sarei mai immaginato". Dopo aver parlato della sua esperienza milanese, nell'intervista concessa al quotidiano di Buenos Aires, Icardi ha toccato anche l'argomento più delicato: il suo futuro.

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Il mercato, la Champions e i Mondiali

"Le voci di mercato sono una conseguenza della mia crescita – ha continuato Icardi – Io spero di restare, ma non posso conoscere il futuro. All'Inter mi sento a casa mia ed è da sempre la mia squadra: sin da quando ero bambino e giocavo sempre con l'Inter alla Playstation. Real Madrid e Chelsea mi vogliono? Sono molto calmo e sempre concentrato sui miei obiettivi e quelli della mia squadra. Il futuro non si può indovinare. Ora mi godo il presente e cerco di dare il meglio di me stesso".

Mercato a parte, Icardi guarda dunque alla Champions e ai Mondiali: "Sono ottimista e sono convinto che l'Inter tornerà presto dove merita di stare – ha concluso l'attaccante – Abbiamo attraversato un periodo di crisi, ma abbiamo anche dimostrato di cosa siamo capaci. I Mondiali sono un obiettivo, non lo nascondo, ma non vivo lasciandomi assalire dalla pressione. Una mia esclusione? Io provo a fare il massimo nel mio club. Andrà in Russia chi sarà nel momento migliore".

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