Inter, Erick Thohir e la missione divina: “Sono diventato socio di Moratti per volere di Dio”
A poche ore dall'esordio casalingo in campionato, Erick Thohir si prende la scena e parla di come è nata l'idea di investire nel calcio italiano: "Sono diventato socio di Moratti per volere di Dio – spiega ET – Tutto è nato grazie ad un suggerimento arrivato dal cielo. Moratti era alla ricerca di partner in grado di cambiare il mondo del calcio, e così sono diventato suo socio in affari. E' stato deciso nell'alto dei cieli". In attesa di capire le intenzioni del Milan, e della Regione Lombardia, in merito al nuovo stadio, il presidente nerazzurro si è soffermato anche sulla polemica innescata da Carlo Tavecchio: "Troppi stranieri nell'Inter? Il nome della società è Internazionale e la storia dimostra che, sin dall'inizio, questa società si è dimostrata aperta ai giocatori provenienti da qualsiasi luogo. La nostra intenzione è, comunque, quella di tenere anche i giocatori italiani. Nelle nostre squadre giovanili il 90% dei giocatori proviene dall'Italia".
Palla a Mazzarri – "Prima pensiamo a vincere" ha risposto il magnate indonesiano, a chi gil chiedeva novità sulla nuova casa dell'Inter. Per il momento, lo stadio può aspettare…anche perché c'è prima da far sorridere San Siro, dopo il pareggio incolore di Torino. Domenica arriva il Sassuolo di Simone Zaza, per niente d'accordo nel recitare la parte dello "sparring partner". Walter Mazzarri è ancora indeciso se schierare il classico 3-5-2, con il rientrante Palacio a far coppia con Icardi, o se partire con un inusuale 3-5-1-1 (in parte già visto nel preliminare di Europa League), con Guarin a supporto del solo Icardi. Dubbi che il tecnico (forse) scioglierà nelle prossime ore, quando incontrerà la stampa. A Reggio Emilia, come conferma il presidente neroverde Carlo Rossi, nessuno ha dimenticato lo 0-7 rimediato al "Mapei Stadium": "E' una ferita ancora aperta e vogliamo provare a riscattare quella sconfitta – ha confessato il numero uno a Internews – Ogni tanto me la sogno ancora la notte".
