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Inter e Napoli, volata Champions. Lazio e Udinese in caduta libera

Dietro a Juve e Milan, la Lazio perde ancora colpi. Ne approfittano Napoli e Inter rilanciate verso il terzo posto. A 4 turni dalla fine è tutto ancora in gioco, con gli scontri diretti Roma-Napoli, Udinese-Lazio e Lazio-Inter.
A cura di Alessio Pediglieri
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sfida per la champions

Con il recupero della giornata fermata dalla morte di Piermario Morosini, la Serie A è ritornata al suo calendario naturale in cui mancano solamente 4 partite alla fine di una stagione a dir poco combattuta. Per qualsiasi obiettivo: lo scudetto, con il testa a testa tra Juventus e Milan, con il gol decisivo di Borriello e il match-winner Boateng, che non accenna a concludersi e che rimarrà tale fino all'ultimo match; la battaglia per il terzo posto Champions, oggi alla Lazio ma che vede gli importanti ritorni di Napoli e Inter, la caduta dell'Udinese e la Roma che farà da terzo incomodo fino alla fine.
E poi, la sfida per non retrocedere che coinvolge quattro squadre in bilico sulla Serie B, il cui destino verrà svelato probabilmente solamente a maggio.

sfida champions novara

Le montagne russe – Insomma, per gli amanti del brivido, questa stagione è da incorniciare, soprattutto per ciò che sta accadendo alle spalle delle due ‘lepri‘.
Dietro a Juventus e Milan che hanno già l'accesso alla Champions del prossimo anno in tasca, non si sta capendo più nulla e ogni weekend avvengono ribaltoni e rimescolamenti che capovolgono ogni volta qualsiasi pronostico della vigilia. Iniziamo ad analizzare le contendenti, partendo dall'alto, cioè dalla Lazio che ha ancora in pugno il terzo posto, ma che sembra tra le più deboli a difenderlo mentre – i conti le danno coraggio e speranza – a farla da padrone in quest'ultimo mese è l'Inter di Stramaccioni che ha guadagnato posizioni importanti.
I nerazzurri, insieme al Napoli, rappresentano le due concorrenti che stanno decisamente meglio, mentre la Lazio, insieme all'Udinese ma anche alla Roma – da sempre ai margini della Zona Champions – stanno faticando a chiudere una stagione iniziata decisamente meglio.

sfida champions roma

Inter, la più in forma – Se si guardano i risultati degli ultimi cinque incontri, cioè dopo Juventus-Inter, la partita che decretò tra i nerazzurri l'ennesimo cambiamento in panchina, salutando Claudio Ranieri e applaudendo l'arrivo del giovane promettente Andrea Stramaccioni, proprio il club di Massimo Moratti è quello che ha fatto meglio delle dirette avversarie. 11 punti, nessuna sconfitta e un minimo di continuità che l'ha rilanciata a tre punti dalla Zona Champions a quattro gare dalla fine e con il match diretto contro la Lazio all'ultima giornata all'Olimipico.
L'Inter, chiariamolo subito, non è padrona del proprio destino: davanti ha non solo la Lazio, ma anche il Napoli ed è a pari punti con l'Udinese.
Per aspirare al terzo posto sarà necessario – non sufficiente – continuare con questa tabella di marcia fino alla fine e sperare in altri passi falsi delle altre. L'Inter, comunque, al momento guida in testa solitaria la speciale classifica dell'ultimo mese di campionato: 5 gare, 11 punti (3 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte).
Dietro ai nerazzurri spunta il Napoli con 6 punti (2 vittorie, 3 sconfitte) insieme alla Roma (2 vittorie, 3 sconfitte); poi c'è la Lazio, con 4 punti (1 vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte) insieme all'Udinese (1 vittoria, 1 pari, 3 perse). Ciò significa che i nerazzurri hanno guadagnato 7 punti in 5 gare alla Lazio, 3a in classifica e in proiezione – contando il match dell'Olimpico all'ultima giornata – potrebbero chiudere davanti ai capitolini vincendo proprio lo scontro diretto, qualora passassero indenni soprattutto dal derby contro il Milan alla penultima giornata – vero ultimo test-match da non fallire.

sfida champions napoli

Napoli, il ‘terzo' incomodo – Se Udinese e Roma sembrano in caduta libera, più della Lazio potrebbe far preoccupare il ritorno del Napoli che dopo tre sconfitte consecutive, ha ritrovato la serenità e le antiche convinzioni di valere l'Europa che conta, quella Champions League che solamente il Chelsea oggi finalista a Monaco, ha sottratto ai sogni partenopei. E' vero, Mazzarri ha fallito gli ultimi scontri diretti: a Torino con la Juventus e all'Olimpico con la Lazio ne è uscito con le ossa rotte, e anche in casa con l'Atalanta il Napoli è apparso in ginocchio. Ma come sanno fare solamente le grandi squadre, si è subito rialzato restando in piena corsa in classifica (visto che – malgrado tutto – ha guadagnato in 5 turni, 2 punti sulla Lazio che è riuscita a far peggio).
La vittoria sul Novara ma soprattutto i 3 punti sul difficilissimo campo di un Lecce proiettato verso la salvezza, sono un segnale più che positivo anche per il ritorno al gol di Edinson Cavani, il Matador che potrebbe condurre gli azzurri alle spalle del Milan a suon di reti. Dopotutto il calendario del Napoli non è tra i più inaccessibili: l'unico vero scoglio è la prossima trasferta contro i giallorossi di Luis Enrique, in un derby del sud che vede la Roma in grandissima difficoltà.
L'occasione è unica, per continuare il ‘filotto' positivo, poi con il Palermo in casa, la trasferta di Bologna e la chiusura al San Paolo con il Siena: tre squadre che nulla hanno più da chiedere al campionato.

sfida champions stramaccioni

La bugia di Strama – L'Inter ha il calendario più delicato, rispetto a tutte le squadre coinvolte per il posto in Champions. Dopo aver vinto a Udine per 3-1, adesso c'è il match casalingo contro il già retrocesso Cesena, la trasferta del già salvo Parma e infine due match da far tremare i polsi: derby a San Siro e sfida diretta all'Olimpico contro la Lazio. Inutile pensare altrimenti: l'Inter si giocherà la stagione all'ultimo minuto e non dipenderà solamente dai nerazzurri l'accesso al terzo posto.
Troppi i punti persi per strada durante l'anno, troppi gli errori tecnico-tattici cui sta provando a dar rimedio Stramaccioni nel suo piccolo. Proprio l'ex tecnico della Primavera catapultato in prima squadra ha dovuto raccontare una piccola ‘bugia' a chi si aspettava una rivoluzione ‘verde' nell'undici titolare.
Toccando con mano la situazione durante la settimana, il tecnico romano si è accorto da subito di non poter inserire nessun nuovo volto in prima squadra, evitando qualsiasi ulteriore sperimentazione. La matematica che non lo condannava, una rosa di campioni (alcuni costati suon di milioni e con l'obbligo di rivalutarli sul campo) e soprattutto un briciolo di buon senso, non gliel'hanno permesso.
Così, nessun Primavera in prima squadra e un'Inter in campo tra le più ‘mature' (leggete pure ‘vecchia') della stagione, affidandosi ai vari Lucio, Samuel, Cambiasso, Zanetti, Milito, Stankovic. La vecchia guardia.
I nuovi? Quelli di Gasperini e Ranieri: Obi, Poli, Ranocchia, Zarate e – una volta recuperato – Guarin. Senza guardare in faccia a nessuno, però. La storia di Diego Forlan lo evidenzia: l'uruguagio ha avuto carta bianca da parte del tecnico che gli ha dato fiducia, nella speranza che potesse dimostrare quel valore inespresso fin qui.
Risposta? Nulla. Stramaccioni? L'ha messo fuori rosa senza convocarlo nell'ultimo incontro, alla faccia di un campione che ha vinto coppe e trofei per l'Europa e il Sudamerica e che si rifiutava di sacrificarsi sulla fascia ai tempi – non lontani – di Ranieri…

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