Iniesta, classe infinita. Quando smetterà di giocare saremo tutti un po’ soli
Nel segno di Cristiano Ronaldo (4 gol) e di Diego Costa (3 gol) che gli lancia il guanto di sfida per lo scettro di cannoniere del Mondiale di Russia 2018. In mezzo c'è l'Uruguay che giochicchia contro la modesta Arabia Saudita e si accontenta della vittoria di misura (1-0). Identico risultato e identica sofferenza per lusitani e Roja, a testimonianza delle grandi difficoltà che le big stanno incontrando in questa edizione della Coppa.
I 3 top della settima giornata
Molti pensavano, chi scrive in primis, che Saúl dell’Atletico Madrid questa seconda partita contro l’Iran doveva giocarla al posto di Iniesta. I motivi erano tanti. Prima di tutto perché doveva essere una partita in cui le incursioni dei centrocampisti erano fondamentali, dato che l’Iran si sarebbe chiuso a doppia mandata proprio com’è successo. E poi l’idea era far riposare il “vecchio” Iniesta dopo la partita molto dispendiosa giocata contro il Portogallo per averlo più fresco per le partite successive. Niente di tutto questo. Iniesta ha giocato e fatto muovere l’intera squadra intorno alle sue idee. Ha propiziato il primo gol con l’imbucata verso Diego Costa, fatto giocate bellissime, ha lasciato il campo dopo aver concluso uno schema molto interessante su calcio d’angolo. Quando finirà di giocare saremo tutti più soli.
Si criticava in questi anni Cristiano Ronaldo perché fin dagli Europei in casa nel 2004 nei grandi tornei internazionali non era stato decisivo. Agli Europei 2014 è stato fondamentale in alcune partite per arrivare in finale, anche se lì si è infortunato e i compagni hanno vinto senza di lui. Quest’anno invece non vuole lasciare niente di sospeso. Segna ancora una volta un grande gol, un gol in cui devi avere timing, forza, agilità, coraggio, insomma devi essere un campione e Cristiano Ronaldo ormai lo conferma ad ogni partita.
Il portiere vero e forte si vede nell’unico tiro in porta che la squadra avversaria più debole riesce a fare. Rui Patricio ha risolto con una parata in bello stile l’unico problema per la sua porta nel corso di un calcio d’angolo. Già agli Europei tanti lo avevano scoperto e ne avevano sottolineato il nome per il proprio club. Purtroppo per le squadre italiane è arrivato prima il Wolverhampton che dal 1° luglio potrà goderselo. Il Napoli cosa aspettava a prenderlo?
I 3 flop della settimana giornata
Il Marocco ha dato davvero tutto quello che aveva, ma segnare ad un Portogallo sempre ordinato è molto difficile. Le mezzali hanno giocato bene, in particolare Amrabat e Ziyech, mentre l’uomo dotato di maggiore classe sta deludendo le attese. Younès Belhanda del Galatasaray ha i numeri e l’esperienza per prendere in mano l’attacco marocchino ma non ci riesce, risultando sempre marginale in ogni azione offensiva. La sua solita difficoltà di essere sempre sul pezzo.
Il tuo primo portiere, Al-Mayouf, prende 5 gol contro la Russia e ci sta che puoi sostituirlo. Ma se il sostituto fa un’uscita come quella che ha fatto Al-Owais, vien da sé che il tuo problema in porta è bello grosso. Stiamo vedendo un Mondiale dove i valori sono davvero vicini perché tutti hanno la forza atletica per giocare a questi livelli. Un errore così grave smonta l’intero castello di carte che l’Arabia Saudita voleva costruire per irretire l’Uruguay. A questi livelli errori del genere sono decisivi.
Pensare di reggere per 90 minuti e più come ha giocato l’Iran per i primi 54 minuti era una chimera più che un obiettivo possibile. Giusto chiudersi di fronte alla Spagna, schiacciare le linee di difesa e centrocampo, cercando di schermare ogni linea di passaggio, ma pensare di sopravvivere un’ora e mezza nella propria area di rigore, rinunciando anche ad attaccare per non avere buchi non coperti era francamente troppo. Tra Queiroz che ha messo un bus davanti alla porta e Ventura che andò a Madrid con quattro attaccanti e due centrocampisti contro i cinque della Spagna, la giusta via di mezzo sarebbe quella giusta.
Il fatto del giorno
Il fatto è che Portogallo e Spagna nell’ultima giornata contro Iran e Marocco giocheranno alla morte perché riuscire ad essere primi in questo girone potrebbe dire tanto. Se la Germania non riesce ad essere prima del suo girone (cosa possibile dopo la sconfitta contro il Messico) e il Brasile invece ce la fa a superare Costa Rica e Serbia, la parte bassa del tabellone diventa una passeggiata di salute rispetto a quella alta in cui entreranno Brasile, Germania, Francia, Inghilterra o Belgio. Fa paura solo a pensarci affrontare un tabellone così.
La curiosità, Torreria orgoglio di papà radiocronista
Finalmente un doppio sogno si è avverato. Lucas Torreira è entrato al 59’ della partita Uruguay-Arabia Saudita e il padre ha potuto commentare le sue gesta in radio, dove racconta la Nazionale di Tabarez. Per fortuna Torreira ha giocato bene altrimenti per il papà sarebbe stato difficile criticarlo.
Il nome nuovo: Juve, hai visto Bentancur?
Non si può dire che l’Uruguay abbia un gioco tambureggiante, è forse la squadra che meglio riesce ad impedire il gioco altrui, sfruttando poi i suoi due fantastici attaccanti. Però le due partite che ha giocato Rodrigo Betancur contro Egitto e Arabia Saudita sono da sottolineare. Sempre pulito, presente anche in fase di copertura e ordinato in ogni fase di gioco, svolge alla perfezione quello che Tabarez gli chiede. A fine Mondiale la palla passa alla Juve. Vero che c’è Pjanic in quel ruolo e che è stato già preso Emre Can per il centrocampo, ma a uno come Betancur è un peccato fargli fare solo panchina.