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Il Toro incorna lo Shaktyor e vede il Wolverhampton: finisce 5-0 all’Olimpico

I granata di Mazzarri risolvono in scioltezza la pratica Shatyor Soligorsk mettendo a segno cinque reti che rappresentano, specie con una settimana di allenamenti in più nelle gambe, un ottimo margine di vantaggio per superare il turno e volare agli spareggi. Dove, ad attenderli, ci sono i Wolves di Cutrone. Decisive, in serata, la maggior qualità media dei padroni di casa ma anche la fisicità e l’attenzione nei calci piazzati del Toro capace di legittimare il suo successo, specie in occasione dei punti dell’uno e del due a zero, su palla inattiva. Con la ripresa, utile allenamento per rinsaldare il tandem Belotti-Zaza, ammirare Berenguer e apprezzare la bontà dell’ex Spal Bonifazi.
A cura di Salvatore Parente
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Il Torino vince (e convince) contro i modesti bielorussi dello Shaktyor Soligorsk per 5-0 prenotando, con largo anticipo, il decisivo spareggio contro gli inglesi del Wolverhampton che, nel pomeriggio, hanno strapazzato per 4-0 gli armeni del Pyunik. Non c’è partita all’Olimpico con i padroni di casa, già al 15’, sopra di ben due reti sulla compagine di mister Tashuyev capace di costruire, e poi fallire, una sola grossa occasione dalle parti di Sirigu. Secondo tempo più equilibrato, almeno in avvio, con Berenguer, al 63’, che spacca la corsia mancina, entra in area e conquista il penalty, trasformato da Belotti, per il 3-0. Per un gol che sblocca i suoi che poi, al 71’ e al 76′, trovano il poker e il pokerissimo con De Silvestri e Bonifazi ipotecando il match serale e, pure, la qualificazione granata.

Primo tempo

Il Gallo la sblocca, e svetta su tutti. Già al 2’ di gioco

Pronti via e il Torino passa in vantaggio. Dopo appena due giri di orologio.

A sbloccarla, è il simbolo della squadra, quel ‘Gallo’ Belotti che sfida il vecchio continente per raggiungere un sogno chiamato gironi di Europa League. Cross su palla ferma di Baselli, parabola arcuata, a giro, perfetta e il #9 granata svetta su tutti, anche sulle torri centrali bielorusse per il momentaneo 1-0 Toro.

Izzo fa il bis: le palle inattive sono del Toro

Tredici minuti più tardi, anche per posare una massiccia pietra tombale sugli schemi, il pre-gara e la tattica iperdifensiva dell’allenatore ospite Tashuyev, il Toro raddoppia. E lo fa sfruttando, anzi, dominando sulle palle inattive con Izzo, su corner di Ansaldi, bravo a liberare tutta la potenza dei suoi quadricipiti e a schiacciare sul primo palo di Klimovich il gol della sicurezza.

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Rybak da matita blu: clamoroso gol mangiato al 35’

Il Toro abbassa un po’ l’asticella dell’attenzione, rifiata ma concede campo ai bielorussi. Che, al 35’, si trasformano in una edizione orientale del Barcellona. Al di là delle iperboli, lo Shaktyor imbastisce una splendida azione corale con Rybak, centrale di difesa, nell’inedita posizione di punta, prima abile a far sedere con una finta in area Izzo e poi inguardabile nel suo tentativo di cucchiaio, a pochi passi da Sirigu, per il più clamoroso dei quasi gol di questo avvio di stagione.

Lob approssimativo e palla che sorvola, per fortuna dei padroni di casa, la trasversale granata. Kovalev e Sachivko, artefici della manovra iniziale, si disperano.

Secondo tempo

Il Toro parte male, ma Berenguer aggiusta il tiro (dal dischetto)

Il Toro parte male, troppo dimesso, rilassato e consapevole di aver già messo al sicuro il risultato. E questo approccio, condannato da Mazzarri, favorisce le velleità dei gialli di Bielorussia con Kovalev e Balanovich a provare a fare lo scherzetto a Sirigu e soci. Arriva qualche tiro, qualche pericolosa incursione ma N’Koluou, ancora fra i migliori, Bonifazi (subentrato a Izzo) e Bremer chiudono tutto. Ma quando il risultato ristagna sul 2-0, se si eccettuano due tentativi dalla distanza, uno di Belotti e l’altro di Zaza, Berenguer, dal nulla, parte sulla corsia mancina, dribbla un paio di avversari fino a subire il fallo nella sedici metri avversaria che porta al penalty. Al tiro dal dischetto concretizzato dal ‘Gallo’ per il tris ai danni dello Shaktyor.

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Zaza non trova gloria, De Silvestri e Bonifazi sì

Al 71’ arriva il poker per il Toro con De Silvestri in grado, con un pizzico di fortuna, di infilare la porta di Klimovich. Il laterale segna con un insolito tap-in, col pallone che si impenna al termine di un rimpallo con Antic, premiando gli sforzi di uno Zaza, al netto del peso specifico dell’avversario, ritrovato e finalmente, attacco-difesa, mentalmente all’interno della partita. Un match chiuso, poi, nel finale, da Bonifazi al 76’.

Tabellino e voti

Torino (3-4-3) #39 Sirigu 6; #5 Izzo 7 (Dal 46’ Bonifazi 6.5), #33 N’Koulou 7 (dal 85’ Singo s.v.), #36 Bremer 6+; #29 De Silvestri 7-, #23 Meité 6.5, #8 Baselli 6.5, #15 Ansaldi 6.5; #21 Berenguer 7- (Dal 77’ Rincon s.v.), #9 Belotti 7.5, #11 Zaza 6.5. A disposizione: #89 Gemello, #25 Rosati, #14 Bonifazi, #94 Gilli, #17 Singo, #7 Lukic, #88 Rincon, #22 Millico, #90 Rauti. Allenatore Walter Mazzarri 7

Shaktyor Soligorsk (4-3-1-2) #1 Klimovich 5.5; #3 Matveychik 5.5, #18 Rybak 5, #20 Sachivko 6, #5 Antic 5; #6 Burko 5.5, #4 Khadarkevich 6- (Dal 66’ Yanush 5), #16 Balanovich 5.5 (Dal 72’ Khvashchinsky s.v.); #99 Ebong 6; #19 Bakay 5.5 (Dal 77’ Vishnakovs s.v.), #23 Kovalev 6+. A disposizione: #35 Chesnovsky; #25 Lambulich; #29 Bodul, #15 Vishnakovs; #7 Lullaku #10 Yanush, #22 Khvashchinsky. Allenatore Sergei Tashuyev 5.5

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