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Il sogno di Toni: “Al Mondiale con Rossi. Forza Pepito” (video)

Il Verona trascinato dalle reti del bomber. L’ex azzurro dispiaciuto per l’infortunio dell’attaccante viola: “E’ un amico e un patrimonio del nostro calcio”
A cura di Maurizio De Santis
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Doppietta all'Udinese, 9 gol in campionato, Verona rivelazione e ambizioni da Europa League che hanno scalzato le ansie da salvezza. A 36 anni si può ancora sognare a occhi aperti: dev'essere questo il segreto della seconda giovinezza di Luca Toni. L'elisir di lunga vita che ha portato l'ultimo campione del Mondo a vestire la maglia scaligera: prima di lui c'era stato Paolo Rosssi. Questione di coincidenze e di feeling (con il gol) che nemmeno l'età può smorzare: il primo rintocco lo aveva battuto contro il Milan (rete all'esordio in campionato), adesso non si ferma più e con lui la squadra di Mandorlini. Uno stimolo in più per chi ha girato le società di mezza Italia lasciando sempre ottime impressioni. "Io mi sento bene – afferma a Sky Sport -, ma se gioco bene è anche merito della squadra che gioca per me. Il mio segreto? Sicuramente vado a letto presto… Smettere? Per ora cerco di divertirmi e di finire la stagione alla grande, finché giocherà è perché ho le motivazioni".

Colpo al Friuli. "Grande partita e tre punti importanti, poi sono arrivati anche i due gol quindi sono contento. Ho provato a fare il terzo, ma sono stato poco preciso. Andasse sempre così… Stiamo giocando un bel calcio, siamo stati anche fortunati ma è stato bravo il nostro allenatore che prepara bene le partite".

Elogio di Iturbe. "Mi ero arrabbiato perché volevo fare tripletta, poi ho visto che ha segnato e sono andato ad abbracciarlo. Nei prossimi anni sentiremo parlare tanto di lui".

Rossi e Di Natale. "Giuseppe è un amico ed è un patrimonio del nostro calcio. Mi dispiace molto per quello che è accaduto. Tornerà più forte di prima, lo aspettiamo per il Mondiale. Capisco Di Natale, è un momento in cui è amareggiato, però non riesco a immaginare un'Udinese senza di lui". 

Capitolo Mondiale. "Mondiale? Sicuramente non sono partito con l'idea di andarci, ovviamente resta un sogno per tutti quelli che giocano a calcio. Se Prandelli lo riterrà opportuno, sarò felice di dare una mano. Io in Brasile? Vediamo cosa succederà a giugno".

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