Il fenomeno Ronaldo: “Messi e CR7 sono due giocatori che mi fanno sognare”
Se oggi la stella più luminosa della Serie A è quella di Cristiano Ronaldo, fino a qualche anno fa a luccicare più delle altre era quella di un altro Ronaldo. Il fenomeno brasiliano, che nel nostro campionato ha lasciato un segno indelebile, è tornato a parlare in occasione della registrazione de "I signori del Calcio": fortunato format televisivo in onda su Sky. L'ex attaccante interista, nella lunga chiacchierata davanti alle telecamere, non ha solo parlato del suo passato ma anche delle stelle del calcio di oggi. A partire da quel Ronaldo, con il quale molti tifosi continuano a confonderlo.
Neymar insegue Messi e CR7
"Chi è il vero Ronaldo? Questa è una battuta che non deve dar fastidio a nessuno dei due – ha scherzato il brasiliano – Quando me lo dicono io rimango molto orgoglioso e sono sicuro che anche lui lo sia. Diciamo che entrambi siamo i veri Ronaldo. Quali sono i calciatori di oggi che mi entusiasmano? Uno di questi è Leo Messi. Mi fa sognare, mi fa divertire. E' un giocatore veramente speciale. Anche Cristiano Ronaldo non posso escludere e dimenticare. Un altro giocatore speciale con tantissima qualità e con una forza incredibile. Sono i due giocatori che mi fanno sognare. Neymar è ancora un pelino più indietro di loro due, però è lì che si avvicina".
Il rimpianto più grande di Ronie
Parlare con il fenomeno Ronaldo, vuol dire inoltre riaprire l'album dei ricordi nerazzurri: "L'Inter è nel mio cuore e lo sarà per sempre. Sono stati 5 anni bellissimi della mia vita, 5 anni in una città che ho imparato ad amare, con la gente che mi ha voluto sempre molto bene. Ho un amore per Milano e per l'Inter che credo rimarrà per sempre. L'affetto che ho sentito e ricevuto in Italia non l'ho sentito da nessun'altra parte. Rimpianti? Non rifarei alcune cose. Ad esempio non rimetterei il presidente Moratti spalle al muro per decidere il mio futuro. Il passaggio al Milan? Sono stato molto bene, ho imparato molto ed ho conosciuto una società incredibile. I tifosi milanisti mi hanno accettato e trattato molto bene. Non c'è una squadra in cui mi sono pentito di andare".