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“Quando suona l’inno della Champions i giocatori se la fanno addosso”, parola di Ronaldo

Ronaldo Luís Nazário de Lima, l’ex Fenomeno, è tornato a parlare di quella Champions League che non è mai riuscito a vincere da calciatore: “In quei momenti, quando suona l’inno della massima competizione continentale i giocatori se la fanno tutti addosso, poi però prendono il pallone e si rilassano”
A cura di Marco Beltrami
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Ronaldo Luís Nazário de Lima ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio. Nemmeno i gravi infortuni al ginocchio hanno impedito al Fenomeno, ex di Cruzeiro, Psv, Barcellona, Inter, Real Madrid, Milan e Corinthians di segnare gol a raffica e vincere trofei. Nella bacheca dell'ex bomber, capace di conquistare due Mondiali con il Brasile, manca la Champions League. Una competizione speciale, che Ronaldo ha avuto la possibilità di giocare senza però riuscire mai ad arrivare fino in fondo. L'attuale presidente del Valladolid è tornato a parlare della "Coppa dalle Grandi orecchie" e dalle emozioni uniche che regala, ancor prima del fischio d'inizio delle partite.

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Quando suona l'inno della Champions i giocatori se la fanno addosso, parola di Ronaldo

Ronaldo ha giocato la Champions con le maglie di Inter, Real Madrid e Milan, senza però riuscire ad arrivare fino in fondo. Nella sua ultima intervista al quotidiano spagnolo As, l'ex bomber attuale presidente e proprietario del Valladolid, è tornato sulle emozioni del massimo trofeo continentale. Una competizione che regala brividi e che a suo dire già a partire dagli inni nazionali. A tal proposito l'ex Fenomeno ha dichiarato senza troppi giri di parole: "In quei momenti, quando suona l’inno della Champions i giocatori se la fanno tutti addosso, poi però prendono il pallone e si rilassano". E chissà che Ronaldo non torni in Champions da dirigente, grazie al suo Valladolid, che per ora deve concentrarsi sulla lotta salvezza nella Liga.

I cambiamenti nel mondo del calcio

Ma le emozioni che Ronaldo viveva in campo, sono rimaste tali per i calciatori nel corso degli anni? Come è cambiato il calcio? Ronaldo non nasconde una certa preoccupazione, anche per gli atteggiamenti dei protagonisti dello sport più bello del mondo. La sua speranza è che comunque la situazione non degeneri, e i giocatori aiutino gli arbitri che a loro volta possono oggi anche contare sul Var: "Il calcio è cambiato, spero che i giocatori facciano sempre del loro meglio e che siano più onesti possibile dentro e fuori dal campo – riporta Ilposticipo.it – Poi ci pensano gli arbitri a punire qualsiasi loro scorrettezza".

L'ex Inter Ronaldo preoccupato per il Brasile

Se la Champions dunque resta un rimpianto per Ronaldo, altrettanto non si può dire dei Mondiali. L'ex centravanti ha conquistato due titoli iridati con la Seleçao, e un secondo posto nel 1998 contro la Francia. Dopo il 2002, ultimo titolo vinto in Corea e Giappone dal Brasile, qualcosa si è inceppato. Nonostante la presenza di tanti campioni, primo tra tutti Neymar non sono mancati i flop per i verdeoro. L'ex Fenomeno è preoccupato: "Dal 2002 ad oggi non abbiamo più vinto niente e non sentiamo buone sensazioni. Abbiamo più problemi del Messico ad esempio e più dubbi quando pensiamo alla nostra squadra".

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