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Il cuore bianconero di Del Piero: “Firmerei ancora in bianco per la mia Juventus”

L’ex capitano juventino, a margine del sorteggio di Champions League, è tornato a parlare dei suoi momenti più belli a Torino e del famoso rinnovo del 2011: “Mai pensato ai soldi. E’ stato un gesto per dire ‘basta: abbiamo altro a cui pensare’. L’ovazione al Bernabeu? E’ stato un momento speciale, un po’ come è successo a Cristiano Ronaldo allo Stadium”.
A cura di Alberto Pucci
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Nel giorno del sorteggio del girone di Champions League della Juventus, abbinata a United, Valencia e Young Boys, Alessandro Del Piero è tornato a parlare della sua storia d'amore con la società piemontese. Ospite di Sky Sport 24, in occasione del decimo compleanno della rete "all news", l'ex capitano bianconero ha raccontato alcuni dei momenti più belli della carriera juventina: "Ho vissuto storie assurde, ho conosciuto il baratro e la forza di reagire ma ho anche vinto tutto".

"La rincorsa agli alti livelli dopo Calciopoli è stata particolare – ha aggiunto Del Piero – e sono contento di essere tornato a vincere di nuovo prima di lasciare. Cosa ho provato nel momento dell'addio? Incredulità, paura, emozione. Ci ho messo un po' a realizzare che stava finendo tutto per sempre. E poi è capitato in concomitanza con lo scudetto. I tifosi ancora oggi mi fermano per strada e mi dicono: io c'ero".

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L'ovazione del Bernabeu

Tra le domande rivolte all'ex numero 10 della Juventus, anche quella del contratto firmato in bianco nel 2011: "Fu una scelta per fermare tutto quello che si stava creando, una serie infinita di pressioni, articoli e dichiarazioni – ha spiegato – Si parlava di un mio interesse o dell’intenzione di andare a coprire altre “strane” situazioni. Non ricordo neanche nel dettaglio quale fosse".

"Io non ho mai firmato alla Juventus per contratti, soprattutto dopo il 2006. Mai pensato ai soldi. Era un gesto veramente per dire ‘basta: abbiamo altro a cui pensare'. Era ancora un anno difficile e io volevo ancora vincere con quella squadra. Ho voluto mettere a tacere tutte le voci e lasciare lo spazio alla società come e quanto restare insieme". Infine, l'ovazione del Bernabeu: uno degli attimi più belli della sua carriera: "Ricordo quel momento, era una partita combattuta. Di solito i tifosi ti fischiano in quei frangenti, invece è stato speciale: momento delicato e inaspettato. Un po' ciò che è successo a Cristiano Ronaldo allo Stadium".

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