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Ibra spaccone: “Né la Fifa né la Svezia possono impedirmi di andare ai Mondiali”

Il centravanti non ha intenzione di rinunciare al sogno Mondiale per la presunta violazione al codice etico del massimo organo calcistico legato all’accordo con un’agenzia di scommesse: “La FIFA non può fermarmi, se voglio essere lì ci sarò. Lo stesso vale per la Nazionale, se voglio giocare giocherò, non è una decisione della FIFA, ma solo questione su cosa voglio fare.
A cura di Marco Beltrami
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Passano gli anni, cambiano le maglie, ma Zlatan Ibrahimovic non si smentisce. Il classe 1981 non ha perso la sua proverbiale spavalderia, e ancora una volta ha conquistato la scena anche per le sue dichiarazioni. Questa volta l'oggetto delle stesse è il Mondiale e la possibilità di disputarlo con la maglia della Svezia, facendo dietrofront sul suo ritiro. La presunta violazione del codice etico della Fifa che precluderebbe la sua partecipazione a Russia 2018 non preoccupa affatto Ibra che senza troppi giri di parole ha dichiarato: "Se voglio essere ai Mondiali ci sarò".

Perché per la Fifa Ibrahimovic non può partecipare ai Mondiali con la Svezia

Dopo la qualificazione a spese dell'Italia ai Mondiali 2018, in Svezia è partito il tormentone relativo alla possibilità di rivedere la grande gloria in campo con la sua nazionale in Russia. Tra il dire e il fare però c'è di mezzo la Fifa che ha evidenziato che un accordo tra Ibra e un'agenzia di scommesse è incompatibile con l'articolo 25 del codice etico del massimo organo calcistico internazionale: "Alle persone vincolate da questo codice è vietato prendere parte, direttamente o indirettamente, a scommesse, giochi d'azzardo, lotterie o altri eventi o a transazioni che sono connesse col gioco del calcio. È vietato avere partecipazioni, attive o passive, in società che promuovono, mediano o organizzano attività di scommesse".

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Lo spaccone Ibra snobba la Fifa e le regole

Niente nazionale e niente Mondiali? Zlatan Ibrahimovic non ci pensa nemmeno, nessuno può fermarlo: "La FIFA non può fermarmi, se voglio essere lì ci sarò. Lo stesso vale per la Nazionale, se voglio giocare giocherò, non è una decisione della FIFA, ma solo questione su cosa voglio fare". Il solito Zlatan insomma e non manca anche un messaggio al ct della Svezia che si è dimostrato "freddino" all'idea di poter contare ancora su Ibra: "Se potrò fare ancora ciò che ero in grado di fare negli ultimi anni allora potremo parlarne, ma per adesso non è così. Sono solo felice di poter giocare di nuovo, poi vedremo se lo farò anche ai Mondiali".

L'esperienza con i Los Angeles Galaxy

Nel frattempo il calciatore non è riuscito a replicare l'exploit dell'esordio con i LA Galaxy quando subentrando dalla panchina con una doppietta ha ribaltato il risultato. Nel match con il Kansas, la sua squadra ha perso 0-2. Ibra ai microfoni di Eurosport è tornato sulla prima gara, quella in cui si è presentato con il botto oltreoceano: "Adesso voglio solo divertirmi e sentire il profumo del prato verde ogni giorno giocando a calcio. Il debutto super coi Galaxy? Avevamo parlato poco, mi avevano chiesto: ‘Sei pronto?' e io ho risposto ‘Sì, andiamo'".

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