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Ibiza, dura la vita per Borriello: l’attaccante è già finito in panchina

Il trentaseienne attaccante napoletano, passata l’euforia delle prime partite con l’Ud Ibiza, è partito con le riserve nelle ultime gare giocate dalla formazione del tecnico Andres Palop. “Senza Borriello la squadra ha dato l’impressione di essersi spogliata di un peso e soprattutto, cosa fondamentale, ha finalmente segnato”, ha scritto la stampa locale.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante abbia scelto una location suggestiva e piena di belle ragazze, Marco Borriello continua a vivere la vita da calciatore al di sotto delle attese dei suoi tifosi. Sbarcato trionfalmente nella scorsa estate sulla famosa isola delle Baleari, proprio per vestire la maglia dell'UD Ibiza (club di terza divisione), il trentaseienne attaccante napoletano non ha infatti ancora lasciato un segno indelebile con la sua nuova squadra.

Dopo sette partite giocate e zero gol segnati (adesso sono 15 le partite nel complesso), l'ex punta della Spal è così finito in panchina in occasione delle ultime due gare giocate dalla sua formazione. Una scelta, quella del tecnico Andrés Palop (ex portiere e bandiera del Siviglia, sulla panchina dell'Ibiza da poche settimane al posto dell'esonerato Antonio Mendez), che ha subito pagato perché la squadra ha vinto entrambe le partite grazie anche ai gol di chi ha sostituito Borriello: il giovane Rodado e il trentatreenne Sergio Cirio.

Le prime critiche e il sogno di un'avventura diversa

La stampa spagnola, di fronte alla rinascita della formazione di Palop, non ha perso tempo e ha subito messo in evidenza l'assenza dell'ex giocatore di Milan, Roma e Juventus: "Senza Borriello la squadra ha dato l'impressione di essersi spogliata di un peso – ha scritto "FutbolBalear" – Ha guadagnato in mobilità e soprattutto, cosa fondamentale, ha finalmente segnato".

E pensare che l'inizio della favola di Borriello all'UD Ibiza era cominciata nel migliore dei modi: "Ibiza mi ha preso il cuore, ecco perché sono qui – dichiarò l'attaccante alla "Gazzetta dello Sport" – Ho capito che non cercavo un’altra avventura calcistica uguale alle precedenti, ma un posto in cui tutto fosse bello come in un quadro e la mia vita trovasse una nuova e più ampia dimensione. Lo so che c’è stata molta ironia su questa mia scelta, ma me ne frego. Io amo il calcio e lo vivo tuttora con grandissima serietà, professionalità e trasporto. Ma qui ho anche una missione da portare avanti, cioè restituire a quest’isola parte di quello che mi ha dato".

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