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I campionati si vincono in difesa. Il bel gioco? Conta nulla se hai Dybala al 93°

La Lazio, miglior attacco del torneo, resta a secco ma tiene dietro nonostante una difesa inaffidabile, il Napoli perde il primato, la Juve se lo prende (con una partita da recuperare) e la Roma fa l’exploit.
A cura di Mirko Cafaro
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Il calendario della 27a giornata ha offerto, già dagli anticipi, un assist importante allo spettacolo e ai capovolgimenti di fronte. Scontri diretti a tutti i livelli: prime otto della classe impegnate le une contro le altre con in palio scudetto, piazzamenti Champions e Europa League. Per non parlare delle sfide in coda che, già ieri, hanno portato alla sorpresa della vittoria della Spal sul Bologna.

Gli esiti di Napoli-Roma e Lazio-Juventus, però, hanno offerto un'ulteriore chiave di lettura. Al di là dei reciproci favori di giallorossi e bianconeri, con i primi che hanno arrestato la corsa dei partenopei capilista e i secondi che hanno permesso a Di Francesco di accorciare le distanze dal terzo posto, le gare del sabato hanno prodotto risultati inattesi rispetto ai numeri sinora messi in mostra dalle quattro contendenti.

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Napoli, perso il primato in difesa

Non era mai successo al Napoli di subire quattro gol in una sola partita quest'anno. In tre occasioni Spal, Genoa e Sampdoria si erano spinte sino a due (partite vinte con identico risultato: 3-2 per i partenopei), a fronte però di 14 match chiusi senza subire gol. Un ruolino che aveva permesso ai partenopei, prima di ieri, di sfoggiare la miglior difesa della serie A con appena 15 gol subiti in 26 partite, diventati 19 dopo appena 90′.

Juventus, numeri da scudetto

Deve ancora recuperare la partita con l'Atalanta, ma dopo un inizio stentato e in controtendenza, a fronte dei troppi gol subiti in avvio, la Juventus è tornata lo schiacciasassi delle ultime stagioni sistemando i suoi numeri soprattutto nelle ultime tredici gare. Con 12 vittorie e 1 pari, 26 gol fatti e 1 subito, infatti, i bianconeri hanno il secondo miglior attacco (63) e la miglior difesa (15). Presupposto quest'ultimo che ha caratterizzato la striscia di trionfi in Italia.

Lazio, il miglior attacco resta a secco

Il "paradosso" più significativo lo ha vissuto la Lazio: miglior attacco del campionato (64) e peggior difesa tra le prime dieci in classifica (34), si è vista pochissimo dalle parti di Buffon, ma ha tenuto alla grande davanti a Strakosha, nonostante l'ennesimo reparto improvvisato – a causa degli infortuni – con De Vrij-Luiz Felipe centrali, Lukaku e Radu esterni. Inzaghi può rammaricarsi per l'ennesima occasione persa, ma la squadra continua a crescere.

Roma: exploit in controtendenza

È l'exploit della Roma il più significativo, a fronte dei numeri messi in mostra alla vigilia. Prima della gara del San Paolo, infatti, i giallorossi avevano il peggior attacco tra le squadre di testa (40) e una difesa da linea di galleggiamento (21). Il 4-2 finale (che ha portato il computo a 44 e 23) è quindi il sintomo più significativo di una squadra di grande talento, ma ancora alla ricerca di un'identità precisa.

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