Hrvoje Custic: l’angelo custode di Subasic, il portiere para rigori della Croazia
Tre parate determinanti, i quarti di finale mondiali raggiunti, un record eguagliato e gli onori delle cronache. Per Danijel Subasic, 33enne portiere della Croazia la sfida contro la Danimarca ha riservato una catena di emozioni e di notorietà che l'estremo croato non pensava di ottenere. Invece, con il successo per 3-2 sui danesi soprattutto per i suoi interventi anti-rigore, la Croazia oggi sogna in grande, approdando ai quarti di finale e sperando di proseguire fino a Mosca il proprio cammino.
Bravura, esperienza e un pizzico di fortuna. Così Subasic ha parato tre penalty decisivi nella lotteria finale dell'ottavo contro la Danimarca. Ma anche un angelo custode che porta sempre con sè, sotto la maglia, per ricordarlo e condividere con lui le gioie calcistiche. Che gli sono state negate all'età di 25 anni.
Il ricordo di Custic. L'angelo custode è Hrvoje Custic, di ruolo attaccante, compagno di squadra di Subasic nelle giovanili dello Zadar, una squadra di Zara. Nell'aprile del 2008, Custic muore in campo, scivolando su un bordo in cemento poco oltre la linea di fondo. Batte la testa, le condizioni sono subito disperate, fino alla corsa in ospedale e alla morte cerebrale sopravvenuta qualche ora dopo.
Il titolo in Ligue1. Da allora, Subasic lo porta con sè sotto le casacche delle squadre che ha vestito in carriera. Prima quella dell'Hajduk Spalato, poi al Monaco, quindi in Nazionale. Con l'acuto personale nel Principato dove nel 2016-2017 conquista la Ligue1 grazie alle proprie parate e ai gol di Mbappè e Falcao. Poi, la nazionale con cui si sta giocando il sogno mondiale.
Il sogno mondiale. Adesso per la Croazia il tabellone appare in discesa. Certo, ogni sfida è un mini torneo a parte ma l'esclusione delle varie Germania, Spagna, Argentina, Portogallo ha permesso ai crociati di poter sperare in un torneo da out-sider per poter eguagliare – e magari migliorare – il terzo posto conquistato in Francia '98.